Dallo scorso 20 maggio è in rotazione radiofonica Himalaya, il nuovo brano di Manuel Finotti, romano, classe 1995, valente polistrumentista, cantautore e autore.
Per saperne di più noi di Mydreams lo abbiamo intervistato.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
«Da piccolino è stato in modo istintivo in quanto tutta la mia famiglia e le altre persone intorno a me facevano musica e pertanto è stato facile procurarsi strumenti da suonare. È stato molto più lungo invece il periodo di studi che poi ha fortificato quell’approccio trasformandolo in un’esigenza personale».
Descriviti con 5 aggettivi.
«Testardo, coraggioso, solare, timido e sensibile».
Quali dovrebbero essere le caratteristiche fondamentali di un tuo fan?
«Non penso esista un codice che possa raggruppare i fan. L’unica cosa che spero è che le persone attraverso le mie canzoni si mettano in condizione di lasciarsi trasportare».
Hai scritto alcuni brani per Casa, l’album di esordio di Giordana Angi. Come è nata questa collaborazione e cosa ammiri di lei, in particolare?
«È nata ad Isola degli artisti ed è stato naturale buttarsi a scrivere le prime cose insieme. Poi col tempo le canzoni hanno fatto il loro percorso inaspettatamente da quello che entrambi avevamo immaginato e questa cosa ci ha fatto crescere moltissimo».
Pensi che i talent show siano l’unica possibilità per un giovane agli esordi di farsi largo nel mondo della musica?
«No, assolutamente. Siamo pieni di esempi negli ultimi anni di artisti partiti da zero ed arrivati alla fama. Il talent però è un ottimo amplificatore che in alcuni casi è essenziale per velocizzare il proprio percorso musicale».
Come è nato il brano Himalaya? Ce ne puoi raccontare la genesi?
«Il brano fotografa la domanda che la maggior parte degli artisti si pone riguardo ai propri sogni. Questo è un brano che io paragono ad una scatola dove rifugiarsi per sentirsi meno soli».
Quando pubblicherai un tuo album? Prevedi anche cover?
«Spero a fine anno o quando avremo finito di confezionare tutti i brani con la stessa forza. Per le cover non penso ci sia qualche idea in cantiere».
Quali sono i tuoi prossimi progetti e/o impegni?
«Mi piacerebbe portare la musica fatta in questi due ultimi anni dal vivo, magari attraverso un piccolo tour».