Francesco Panarella fa il suo esordio sul piccolo schermo nella terza stagione di Mare Fuori. Grazie al suo personaggio, Luigi Di Meo detto Cucciolo, Francesco è riuscito a raggiungere una grande popolarità tra i suoi coetanei e non solo. Il giovane artista napoletano, nonostante Mare Fuori rappresenti il suo ingresso nel mondo delle serie tv, in poco tempo si è fatto apprezzare per il suo innato talento attoriale. Francesco ama la musica e il cinema, ed è un ragazzo ambizioso, proprio come Cucciolo, che ambisce a scalare la vetta del clan dei Ricci.
Il tuo esordio nel mondo delle serie tv. Come ti sei avvicinato alla recitazione?
«Sono cresciuto in un ambiente in cui non si faceva altro che raccontare storie, e i film e le serie tv sono state una parte della mia formazione, sin da quando ero piccolo. Anche mentre frequentavo l’Università e nello specifico la facoltà di Biologia, mentre facevo questo percorso di studi per diventare un biologo marino, tornavo sempre alla mia passione per la recitazione. Quindi, ho deciso di mettermi alla prova con una scuola di cinema ed ho cercato un agente che mi rappresentasse, successivamente mi sono presentato ai provini di Mare Fuori e li ho superati».
Cosa ricordi in particolar modo di quel provino?
«L’ansia che avevo e le sensazioni strane nel cervello. Mi ponevo moltissime domande, ma sentivo che dovevo fare del mio meglio in quel momento. Questo è quello che ricordo con più nitidezza».
Quando ti hanno proposto di interpretare Cucciolo, cosa hai pensato? Ti è piaciuto dal primo momento? Ti ha incuriosito o avevi dei dubbi inizialmente?
«Partiamo dal presupposto che quando mi sono presentato al primo provino, nella sceneggiatura non c’era il personaggio di Cucciolo, c’era scritto però che era un personaggio alto e grosso. La scena da provare era abbastanza simpatica, quindi, ho fatto del mio meglio. Cucciolo l’ho conosciuto totalmente durante le riprese».
Avete avuto dei coach sul set che vi hanno seguito?
«Siamo stati supervisionati da una splendida acting coach Rosaria De Cicco, che oltre ad essere una professionista è una persona fantastica. Cucciolo è un personaggio che mi ha dato moltissimo e mi è piaciuta la sua storia, la sua fragilità, la sua forza, il suo coraggio e soprattutto il suo desiderio di proteggere il fratello minore, Micciarella, che ama incondizionatamente e deve proteggerlo dal mondo feroce in cui gli è capitato di nascere. Quindi, durante questo percorso si scopre che Cucciolo si deve costringere per essere feroce a sua volta, per difendere il fratellino. Si preoccupa costantemente, non ha problemi con se stesso, indipendentemente dall’ambiente in cui lo metti. Ed è profondamente consapevole dell’ambiente difficile che lo circonda».
Cambierà le sue scelte e il suo modo di essere per amore del fratello?
«Durante questa terza stagione lui cerca di fare il suo meglio per proteggerlo. Micciarella è un ragazzino incontenibile e Cucciolo ha un carico di responsabilità per la mancanza dei loro genitori».
Cosa ti ha lasciato questa esperienza sul set?
«Mare Fuori è una grande famiglia, gli attori veterani della serie sono stati di aiuto, facendomi sentire a casa, da loro ho imparato molto. Ed è stato utile osservarli. Il loro supporto è stato fondamentale, per farmi sentire a mio agio».
Sul set hai legato con qualcuno?
Sì, con Giuseppe Pirozzi che interpreta Micciarella, mio fratello, un ragazzo vivace che adora la vita. Ho legato molto anche con Alessandro Rey, che interpreta Mimmo con cui si è creata una fratellanza. Ci somigliamo tanto, siamo entrambi timidi e riservati. Molti mi chiedono informazioni sulla mia vita personale. Io faccio parte di una generazione che si sta battendo senza riposo per un mondo migliore e accogliente per tutti. Sono stato fortunato perché sono cresciuto tra persone in cui la diversità era la norma, un’occasione per allargare i propri orizzonti, per questo non dico nulla di me personalmente, perché non credo che sia importante conoscere il mio orientamento sessuale. La storia di Cucciolo, non è una storia d’amore omosessuale ma è una storia d’amore e basta. L’amore non ha sesso».
Perché piace così tanto Mare Fuori ai ragazzi ma anche agli adulti?
«Perché racconta storie di verità con una sensibilità e una forza, quindi coglie un po’ tutte le fasce di età. Mi piace questa serie per il fatto che tratta i giovani come persone, che non vengono dismessi, banalizzati per i loro problemi, ma considerati persone che meritano una seconda possibilità quando sbagliano, che spesso sbagliano perché non conoscono alternativa».
Parliamo della tua esperienza musicale?
«Sono stato e sarò un musicista, suono la batteria da quando avevo nove anni».
Cosa sogni di fare da grande?
«Vorrei continuare come attore ma senz’altro la musica è parte delle mie giornate. Per me la musica e il cinema sono un binario come Johnny Deep».
Come attore quali sono le tue ambizioni? Hai degli attori preferiti che sono per te delle icone del cinema?
«Sì, Johnny Depp. Ho sempre amato i film un po’ fantasy, i film scuri alla Tim Burton. Nei miei obiettivi c’è quello di lavorare anche per un piccolo ruolo con Johnny Depp.
Nel tempo libero cosa ti piace fare?
«Mi piace andare a cavallo, ascoltare musica spaziando dal rock al metal, passando dal jazz fusion, fino alla bossa nova».