Dopo il singolo“Supereroi”, Deborah Iurato torna sulle scene con “Ma cosa vuoi?”, un inedito in cui la giovane autrice canta la sua svolta personale, non solo da una prospettiva artistica ma anche da un punto di vista più emotivo e autobiografico.
“Ma cosa vuoi” è il tuo nuovo brano. Una canzone che ha un significato forte poiché rappresenta un cambiamento, un voltare pagina…
«”Ma cosa vuoi” nasce in un momento un po’ particolare per tutti. Durante questo lockdown diciamo che ho avuto modo di focalizzarmi su questo nuovo progetto cantautorale. Il singolo parla del conflitto tra uomo e donna, un vero e proprio tira e molla, in cui anche chi ascolta può rispecchiarsi. Mi piace pensare che nonostante i conflitti quotidiani, quando si è davanti a un vero e proprio sentimento, tutto si risolve. Perché alla fine io dico sempre: “bisogna perdersi per poi ritrovarsi”».
Cos’è per te il cambiamento e come lo vivi?
«Diciamo che so acquisendo una maggiore consapevolezza come donna e di conseguenza anche come artistica. Vorrei che questo arrivasse al pubblico nella maniera più spontanea possibile».
Il 24 aprile è uscito “Supereroi” brano che ha segnato il tuo ritorno sulle scene, un’introduzione al tuo nuovo progetto discografico in veste di cantautrice. Quando hai sentito l’esigenza di scrivere le tue canzoni?
«Anche “Supereroi” come “Ma cosa vuoi” è nato durante il lockdown. Questo brano è l’introduzione a questo nuovo percorso artistico. L’esigenza è nata un po’ per caso. Nei primi giorni del lockdown non è che avessi questa gran voglia di fare, però poi ho cercato di prendere il lato positivo della situazione e pian piano mi sono messa a scrivere e sono nati questi due brani».
Sono nati anche altri brani in questo periodo?
«Si, sono nate anche altre canzoni».
Ci puoi anticipare qualcosa del nuovo album?
«Sto lavorando parecchio sul nuovo lavoro che mi vede in questa nuova veste di autrice».
Dal 2014, dalla partecipazione ad Amici all’uscita del tuo primo Ep al tuo primo album “Libere”, quanto sei cambiata e cresciuta artisticamente?
«Sono cambiata tanto. In generale questi sei anni mi hanno fatto crescere. Devo molto al programma. Se oggi porto avanti questo lavoro è anche grazie alla mia partecipazione ad Amici, un programma che porterò per sempre nel mio cuore. Oggi sono cresciuta come donna e artisticamente ho ancora molta strada da percorrere, però, so che comunque è una crescita positiva».
A parte Amici, qual è stata l’esperienza più significativa che hai fatto in questi anni?
«Sanremo è stata un’esperienza straordinaria. Poi ho avuto il piacere di fare il mio primo festival con un amico che è Giovanni Caccamo ed è stato una bella spalla su cui appoggiarmi, grazie anche a Giuliano Sangiorgi che ha scritto “Via da qui”, il brano che abbiamo presentato. Un’altra esperienza che non dimenticherò è quella di quando ho aperto i concerti di Laura Pausini, un’artista che stimo e che amo da quando ero bambina. Stare sullo stesso palco della Pausini è stata un’emozione molto forte. Di soddisfazione ne ho avute davvero tante nel corso di questi sei anni».
Con Fiorella Mannoia hai collaborato diverse volte: hai interpretato un brano scritto da lei “Anche se fuori è inverno” che ha raggiunto la vetta delle classifiche, hai aperto i suoi concerti e duettato insieme a lei. Cosa ti ha lasciato la collaborazione con lei?
«Abbiamo duettato insieme il brano “Anche se fuori è inverno” nel Teatro antico di Taormina, ed è stata un’emozione pazzesca, perché la Sicilia è casa mia, quindi è stato molto forte per me. Fiorella Mannoia è una grande donna, una bella persona oltre ad essere una grandissima artista».
Fiorella Mannoia ti ha dato dei consigli che porti con te?
«Durante il pomeriggio prima delle prove, mi raccontava degli aneddoti e mi ha sempre consigliato di essere me stessa sempre».
Prima hai parlato di Giovanni Caccamo. In futuro ci saranno altre collaborazioni con lui?
«Al momento non è prevista nessuna collaborazione, ma io dico sempre mai dire mai. Giovanni per me è un carissimo amico, gli voglio bene come se fosse mio fratello, quindi mi farebbe molto piacere collaborare nuovamente con lui».
E di un tuo ritorno sul palco dell’Ariston?
«Vedremo anche quello. Mi piacerebbe molto tornarci, però mi piace anche vivere il momento, il resto poi verrà».
Tra le tue esperienze anche quella a “Tale e quale show”, vincendo l’edizione. Cosa ti lasciato e cosa ricordi?
«A “Tale e quale show” ho trovato una famiglia. Mi sono divertita molto. È stata un’esperienza che si allontanava da quella che sono io realmente. Mi sono messa in gioco in qualcosa che non mi apparteneva, però è stato divertente».
In questo periodo così difficile cosa speri per il futuro?
Spero di tornare presto su un palco, perché è una cosa che mi manca molto. Quello che sono adesso lo devo non solo al mio impegno, ma soprattutto alla carica che mi danno tutte le persone che mi seguono, spero che questo non cambi mai. L’augurio che mi faccio e faccio a tutti è di tornare presto a divertirci con quella spensieratezza di sempre».
Il videoclip ufficiale di “Ma cosa vuoi?”, diretto da Andrea Occhipinti, è stato interamente girato a Comiso grazie a un drone.