I Foja tornano sulle scene con il nuovo brano “Nunn’è ancora Fernuta“, un inno alla speranza che – attraverso l’amara analisi di un’umanità indebolita da se stessa – narra l’egoismo di una società che dovrebbe rimanere più unita amando di più la propria terra.
La band guidata da Dario Sansone e composta da Ennio Frongillo (chitarra elettrica), Giuliano Falcone (basso), Giovanni Schiattarella (batteria), Luigi Scialdone (chitarre, ukulele, mandolini), Daniele Chessa (sound engineer, synth) e con l’eccezionale partecipazione di Michele Signore (archi e lira pontiaca) ha registrato le sessions musicali della canzone, nelle rispettive abitazioni e con i personali sistemi di home recordings.
Lo scorso 23 marzo la band sarebbe dovuta entrare in studio per registrare il nuovo lavoro discografico. “Nunn’è ancora Fernuta” rappresenta, per la band e per il circuito musicale, un’esperienza forte, rappresentativa e futuristica per il momento storico e sociale che stiamo vivendo.
I Foja, con il sostegno della propria etichetta discografica FullHeads, hanno deciso di versare interamente in beneficenza il ricavato, invitando tutti, in particolare i propri fan, a collegarsi al sito nunneancorafernuta.it per aderire all’iniziativa.
“Nunn’è ancora Fernuta”, un brano inedito che arriva in un periodo così difficile per tutti noi. Un inno alla speranza che narra l’egoismo di una società che dovrebbe rimanere più unita amando di più la propria terra. Come e quando nasce questo brano?
«Questa canzone nasce circa un anno fa, ed incredibilmente si è dimostrata attuale, come spesso capita con le canzoni, che godono di vita propria e tornano a farsi sentire nei momenti di bisogno».
La traccia che sarà inserita nel prossimo album ha lo scopo di sostenere concretamente la raccolta fondi “Durante l’Emergenza – Attiviamo la Solidarietà” dell’associazione etica Ex Opg – Je So’ Pazzo di Napoli. Ci vuoi parlare di questa iniziativa?
«Dall’inizio dell’emergenza i volontari dell’Ex-Opg si sono adoperati sul territorio in maniera fattiva e concreta, raccogliendo fondi e distribuendo pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà, anziani, senzatetto e migranti, categorie spesso “invisibili” alle istituzioni. Dopo aver registrato la canzone a distanza abbiamo cercato un modo concreto per sentirci meno “inutili” dalle nostre case abbracciando l’iniziativa “Durante l’Emergenza – Attiviamo la solidarietà”, abbiamo scavalcato la monetizzazione della distribuzione ordinaria (spotify, youtube, i-tunes…etc..etc…) che avrebbero rallentato e impoverito la raccolta solidale, creando un sito da cui è possibile in piena trasparenza effettuare una donazione anche minima e scaricare “Nunn’è ancora fernuta”».
Lo scorso 23 marzo sareste dovuti entrare in studio per registrare il vostro nuovo album. Il disco, oltre ai cambiamenti per la data di uscita, avrà dei cambiamenti anche di contenuti e tematiche?
«Le nostre canzoni sono materia viva, è inevitabile che questo grande cambiamento si rifletterà sulla nostra produzione».
Come state vivendo questo periodo?
«Cercando di stare vicino alle persone, anche a distanza, impegnandoci a mantenere la lucidità in vista di un futuro incerto, e soprattutto nutrendoci di musica, l’unica vera per l’anima».
Quanto vi manca la dimensione live?
«Siamo una live band, il contatto umano è per noi il centro della nostra attività artistica ed umana, ci manca il palco e ci mancano i nostri concerti e soprattutto il nostro pubblico, che per noi è una famiglia. Il percorso per tornare agli spettacoli dal vivo è lungo, siamo molto preoccupati per l’assenza delle istituzioni rispetto a tutti i lavoratori del settore spettacolo in ogni sua forma artistica, il rischio è che tra gli invisibili ci finiscano tutti quei professionisti che permettono la realizzazione di uno spettacolo oltre ai performers stessi».
Quali i commenti più significativi che avete ricevuto in questo periodo dai vostri fan?
«Il nostro gruppo si è aggrappato alle nostre canzoni, nutrendosi e nutrendoci di speranza, sapere di essere di compagnia ed infondere forza in questo momento ci riempie il cuore».
Dopo questo singolo, ce ne saranno altri nel prossimo periodo?
«È un periodo di stravolgimenti, non abbiamo ancora una linea definita e non si conoscono le tempistiche delle prossime uscita, resta inteso che non ci fermeremo!».