Sarà certamente il più importante evento dell’inizio estate quello che si terrà,sabato 11 maggio, alle ore 15, presso lo Stadio Amerigo Liguori di Torre del Greco (Na), dove si disputerà la Partita del Cuore tra la Nazionale Attori contro le Botteghe Torresi. Un’iniziativa benefica, il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Unitalsi di Torre del Greco (Unione Nazionale Italiana Trasporti Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), che da anni si occupa dei problemi e dei disagi delle persone diversamente abili. Costo del biglietto è di soli due euro. Portavoce d’eccezione di questo importante messaggio di solidarietà è Ciro Torlo, Mister Italia 2011, che ha ideato, creato e fortemente voluto questo evento e al quale abbiamo rivolto alcune domande.
C’è un motivo scatenante per il quale hai voluto fortemente questo evento? Perché hai scelto l’Unitalsi?
«Da un paio di anni, non solo insieme alla mia famiglia, ci occupiamo di alcuni ragazzi disabili, ma come è mio solito fare non mi prendo meriti. Ci sono molti che dedicano la loro vita a queste persone, non solo i familiari dei ragazzi che hanno delle patologie. Mi sono avvicinato a questa realtà abbastanza tardi, perché come la maggior parte dei giovani, ho pensato a tutt’altro, in particolar modo nel mio settore, in cui l’obiettivo primario è quello di andare via, studiare e rincorrere il successo. Questa piccola parentesi che si è aperta da due anni, la vittoria a Mister Italia, mi ha permesso di capire e sensibilizzarmi verso altri problemi che riguardano il sociale. Ecco perché è nata la voglia di organizzare un evento per l’Unitalsi.»
Il motivo per cui hai scelto come evento benefico “La Partita del Cuore” è legato al tuo passato calcistico…
«Sì, giocavo a calcio, infatti, l’idea mi nasce da un insieme di cose che non sono lontane da me. Da circa tre mesi, poi, sono entrato a far parte della squadra della Nazionale Attori, quindi è stato anche molto più semplice organizzare un evento simile.»
Quindi, questo è il tuo debutto ufficiale nella Nazionale Attori?
«È la mia seconda volta. Ho giocato per la prima volta circa un mese fa sempre in Campania. Sarà la mia seconda partita, anche se in questa occasione non scenderò in campo. Saranno tantissimi gli ospiti, oltre a quelli che sono stati già resi noti, quindi, quindi mi toccherà fare gli onori di casa ed occuparmi dell’organizzazione.»
Un evento che ti ha rubato molto tempo visto i tantissimi artisti invitati…
« Tantissimo, ma sono felice del risultato. Sono stato alcuni giorni in Grecia per lavoro e devo dire che anche da lontano non ho smesso di lavorare a questo progetto. »
Pentimenti per aver abbandonato il calcio?
«Il calcio è stato il vero e unico amore mio sportivo. Ho dato il cuore, ma non ho avuto il giusto trampolino di lancio e le giuste condizioni per continuare a fare il calciatore. In termini di fortuna, mi sta andando bene la carriera dopo Mister Italia.»
C’è qualche progetto futuro che puoi già accennarci qualcosa?
Faccio numerosi casting cinematografici, sono sotto l’attenzione di diverse persone. Lavorare nel settore della moda è diventata la mia attività principale, mi permette di studiare e di spostarmi. Spero vadano bene i provini fatti per delle fiction e dei film italiani. Sicuramente non appena avrò la certezza ne parlerò, ma non per scaramanzia, solo perché le cose cambiano da un giorno all’altro e non vorrei trovarmi con un mucchio di parole anziché un mucchio di lavoro.»
Prima di Mister Italia 2011/2012 cosa facevi?
«Ho sempre girato nella moda, fin dall’età di diciotto anni, quando muovevo i primi passi a Milano. Ora sono un riferimento come modello italiano nel mondo. Ho girato l’Europa e prossimamente andrò anche in America per degli shooting.»
Non hai mai avuto qualche piccolo ruolo o comparsa nel cinema o nelle fiction?
«Mai finora. Sto frequentando ancora l’accademia a Roma e il mio sogno è di affermarmi come attore e di proseguire in questo settore, ma studiando prima. Non mi va di essere paragonato a tutti quelli che raggiungono il successo solo per aver partecipato ad un reality o un talk show. Io non voglio “passare”. È vero, molti attori passano, ma se hanno lavorato bene, le loro opere restano. Il mio desiderio è quello di diventare un bravo attore e restare, essere una meteora mi dispiacerebbe molto.»