“Ciò che inesiste può assumere qualsiasi forma” questa è la locuzione che Luigi Di Nunzio il giovanissimo e brillante sassofonista partenopeo, nonché acuto compositore del panorama Jazz, comunica con l’uscita ufficiale del suo disco, Inexistent. Un incontro di ritmi e di suoni che danno anima ad un corpo di note che Di Nunzio descrive magistralmente in musica.
Una carriera la sua che parte in rapida ascesa con l’insegnamento trasmessogli dal padre che lo condurranno a soli 11 allo studio presso il Conservatorio di Napoli.
Nel 2006 riconosciamo la sua vittoria al Premio Massimo Urbani e la borsa di studio per la Berklee Jazz Clinics di Umbria Jazz. Nel 2008 l’arrivo di un riconoscimento di eguale importanza per Di Nunzio con la sua selezione a partecipare al Panama Jazz Festival accompagnato da un tour negli Stati Uniti in qualità di componente dell‘In.Ja.M. 6et.
Un percorso in grande fermento che ha visto il giovane jazzista napoletano intraprendere una carriera internazionalizzata, annoverata dalle numerose sue collaborazioni con importanti maestri dell universo jazz, italiano e straniero.
Grande fermento dunque per la data di Venerdì 10 ottobre che accoglierà al Bourbon Street Jazz Club di Napoli la presentazione ufficiale del suo nuovo lavoro, di una creatura in musica dove lo scopo dell’arguto artista, come già indicato poc’anzi è quello di trasmettere forma lì dove la materia non esiste.
Un disco caratterizzato da un incontro di ritmi che hanno come protagonista la bravura di Antonio Faraò, Darryl Hall e Gene Jackson…pronti a fondersi nell’immediatezza che trasmette Di Nunzio e del suo modo di catturare l’anima di chi ascolta.
Inexistent costituisce un progetto di grande essenzialità che unita all’eleganza vuole celebrare oltre alle doti appassionate di Luigi Di Nunzio, l’intervento attivo di protagonisti di fama internazionale. Un impetuoso talento che rilancia la città di Napoli e l’avvolge di fama internazionale, quella che il giovane sassofonista è riuscito velocemente a conquistare.