Sembrano usciti da una costola dei Muse alla deriva in un rave party europeo. Sono I Nu-Shu, il progetto di due artisti già conosciuti nell’ambito musicale italiano, ma nell’album in uscita per La Rivolta Sound suonano e cantano come dei consumati rocker d’oltremanica. Insutrial che si mischia ad elettronica, chitarre e voci distorte e creatività che innesta contemporaneità su ambient rock. Per ascoltare l’album in streaming CLICCA QUI.
Il nü shu (letteralmente “scrittura delle donne”) è stata la scrittura utilizzata segretamente nella Provincia dello Hunan dalle donne del popolo Yao dopo la conquista cinese, avvenuta nel XVII secolo. Esse, non abituate ad una società maschilista come quella (la società Yao era matriarcale), dove solo gli uomini potevano partecipare alla vita politica, mentre le donne dovevano condurre una vita casalinga, svilupparono questo linguaggio, sconosciuto agli uomini, che veniva cantato durante le “riunioni” delle donne in cucina. Gli uomini cominciarono ad interessarsi a quello strano linguaggio solo negli anni ’50 del XX secolo, ma nonostante il governo cinese avesse chiamato i migliori esperti in materia, non si riuscì a decifrare il nü shu.
La band salentina, formata da Carmine Tundo -Romeus- (voce e batteria) e Giuseppe Pascone (Basso), parte proprio da questo concetto per miscelare in maniera decisa le 10 tracce del loro disco d’esordio intitolato semplicemente “Nu-Shu” (edito da La Rivolta Records e distribuito da SELF).
I Nu-shu sono nascono nel giugno del 2013 da un’idea di Giuseppe calabrese aka Pask1(basso) e Carmine Tundo aka Romeus(batteria e voce). Con solo quasi 2 anni di attività, il duo pubblica il singolo FUNKY SUPERSTARS a Settembre dello stesso anno, e oltre ad un intensa attività live, aprono nel corso del 2014 alcuni concerti tra i quali CALIBRO 35 e Apres La Classe. Vincono il SOUNDTRU FESTIVAL, organizzzato da Gaia Trussardi, esibendosi nell’omonimo store di Parma.
Carmine Tundo, conosciuto meglio come ROMEUS, partecipa al Festival di Sanremo nel 2010 in gara nella sezione giovani con il brano “Come l’Autunno”. Presenta l’album d’esordio “ROMEUS”, prodotto da Corrado Rustici e registrato da David Frazer in California. Il disco esce lo stesso anno con Sugar, grazie alla collaborazione di Caterina Caselli. Nel 2011 è il vincitore assoluto di MUSICULTURA con il brano “Caviglie stanche”, assicurandosi anche il premio della critica. Nel 2013 lancia inoltre un altro progetto pop d’autore dal nome La Municipàl. Ad oggi continua la sua attività da produttore, arrangiatore e autore, che lo porta a scrivere canzoni per artisti emergenti e non, come “Il tempo non inganna” scritta a quattro mani con Malika Ayane, diventata poi singolo dell’album “Ricreazione” che la stessa Malika pubblica nel 2012.
Giuseppe Calabrase ha all’attivo diversi progetti musicali, come i JACK IN THE HEAD, band elettro-rock in attività dal 2009, con all’attivo un disco omonimo pubblicato nel 2011. Nel 2011 vincono l’Heineken Jammin Festival e condividono il palco con Negramaro, Verdena e Coldplay.