Nell’ambito della 44esima edizione di Settembre al Borgo a Caserta Vecchia, si è tenuta ieri 31 agosto 2014 una delle tappe dell’“Indagine su un sentimento tour” dei Tiromancino.
Questo nuovo tour dei Tiromancino è indubbiamente ricco di numeri importanti: dopo ben 13 anni di separazione, infatti, i fratelli Zampaglione tornano a collaborare. Federico inoltre festeggia il suo 25esimo anno di attività che arriva così insieme al decimo album.
Aspettative altissime per questo live, attese deluse solo dai nuovi lavori. “Indagine su un sentimento” non convince come album e non fa cambiare idea nemmeno con tutti i brani arrangiati per il live.
Delude il terzo singolo estratto dall’album solo poche settimane fa, ovvero “Mai saputo il tuo nome” ispirato alla canzone dei Madness “I never your name”. Motivetto che risulta essere allo stesso tempo orecchiabile quanto detestabile.
Godibili invece i brani “Liberi” e “Immagini che lasciano il segno”, singoli che monopolizzano l’attenzione del pubblico e creano anche una sorta di armonia tra gli spettatori.
La vera magia in questa serata presente è data però dal passato e dai brani che nel corso del tempo non hanno fatto solo la storia dei Tiromancino, ma anche quella di molti ascoltatori.
Esplodono le emozioni quando Federico Zampaglione regala al pubblico nuove versioni di “Due destini” e “L’alba di domani”. A brani come “La descrizione di un attimo” e “Il progresso da lontano” ecco che sono legati anche tutti gli spettatori che di certo non fanno parte della cerchia dei fan dei Tiromancino.
Ottima la sinergia del gruppo sul palco: si avverte il legame fraterno e musicale di Francesco e Federico al punto da chiedersi come abbiano fatto a lavorare separatamente per così tanto tempo.
Francesco Zampaglione inoltre incanta con la sua poliedricità: in un solo brano riesce a suonare senza difficoltà tromba, chitarra, tastiere, sintetizzatore, armonica e chi più ne ha più ne metta. I testi di Federico e i suoni del fratello si abbracciano attraverso un’armonia difficile da spiegare a parole.
Toccante il momento in cui il leader dei Tiromancino propone una versione estremamente scarna ed intima del vecchio brano “Quasi quaranta”, canzone dedicata alla mamma che i fratelli Zampaglione hanno perso da poco.
Per chiudere, mentre tutto il pubblico si ritrova sotto al palco invitato dallo stesso Federico, i Tiromancino regalano ancora brani storici come “Sarebbe incredibile”, “Imparare dal vento”, “Nessuna certezza” e l’intramontabile “Per me è importante”.
Location suggestiva per un concerto dal sapore malinconico che però riesce comunque a regalare interesse e speranza per dei futuri “Giorni Migliori”.
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