Una situazione difficile quella che coinvolge i circa 400 collaboratori di Italia Lavoro Spa l’ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Si tratta di risorse altamente specializzate dell’agenzia tecnica ministeriale che hanno operato fino a pochi mesi fa in Campania al fianco di disoccupati, giovani, fasce deboli, imprese, servizi pubblici e privati del lavoro, e si ritrovano oggi, paradossalmente, “vittime” proprio di quello spauracchio che per anni hanno cercato di combattere: l’incertezza occupazionale.
Senza lavoro dal 31 marzo 2015, oggi, benché vincitori di nuove selezioni con graduatorie pubblicate ad inizio giugno 2015, gli “aspiranti” precari del lavoro, si ritrovano, in Campania e nelle altre regioni, in attesa che la questione relativa allo sblocco delle relative contrattualizzazioni venga dignitosamente e definitivamente affrontata e risolta da chi ne ha facoltà.
Da aggiungersi tutti gli ex collaboratori rimasti in attesa di nuove selezioni in alcuni casi già pubblicate ma ora bloccate.
Un caso “sociale” perché, è doveroso ricordarlo, non si tratta solo di un esercito di precari tra tanti, il cui posto di lavoro è nella migliore delle ipotesi a rischio, ma di professionisti che si sono spesi per il raggiungimento di obiettivi
occupazionali, formativi e di inclusione sociale di non poco conto, portando risultati concreti e tangibili sui territori di riferimento (attivazione di migliaia di tirocini con percentuali altissime di ricadute occupazionali, incentivi per l’occupazione in particolare dei giovani, messa in rete e sensibilizzazione sui temi del lavoro di centinaia di attori ecc..). Esperti da impiegare in progetti di politica attiva del lavoro già finanziati ed operativi ma che per i ritardi nella contrattualizzazione restano fermi escludendo migliaia di giovani da opportunità occupazionali.
Si sono riuniti questa mattina a Napoli, nei pressi della sede territoriale di Italia Lavoro, i membri del Comitato campano Vincitori delle vacancies indette dall’ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, da più di un mese in attesa di contratto. Obiettivo del presidio, svoltosi in contemporanea in più regioni italiane, tra cui Campania, Lazio e Umbria, chiedere al più presto lo sblocco contrattuale che “congela” peraltro l’implementazione di importanti progetti finalizzati all’occupazione ed all’inclusione sociale, in particolare dei giovani. In assenza di risposte imminenti, non mancheranno iniziative più incalzanti nelle sedi opportune, anche di natura itinerante