La mostra dal titolo “Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo” farà tappa da giugno 2021 a settembre 2022 presso il Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino, all’Ermitage di San Pietroburgo, al Museo Archeologico Nazionale di Salonicco per concludersi al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Dopo ben quattromila anni, questa mostra-evento ha come scopo di portare in tuor in quattro dei più importanti musei d’Europa, le misteriose Dee madri, i monumentali Guerrieri di Mont’e Prama e tutto un esercito di bronzetti di donne, uomini, animali, spade votive, modellini di edifici, navi per la prima volta, le antichissime culture megalitiche della Sardegna che affascinano i turisti di tutto il mondo. La mostra (realizzata con il Patrocinio del Maeci e del Mic, la collaborazione della Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio Globale International) porterà in Europa oltre 200 reperti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari. Si segnala in particolare, come Piccola star della mostra, l’eccezionale Pugilatore di Mont’e Prama: vero gigante di forza e bellezza, ritrovato in frammenti tra 1975 e il 1979 e che oggi, dopo il restauro, con il suo piedistallo raggiunge quasi due metri di altezza, per 300 chili di peso.
Ricordiamo che questa iniziativa è una nuova tappa del progetto di Heritage Tourism partito nel 2017 e finanziato dall’Unione Europea sull’archeologia sarda nel contesto del Mediterraneo, che, spiegano il presidente della Regione Christian Solinas e il Ministro della cultura Dario Franceschini, anticipa la firma “l’1 luglio” per la nascita “di una fondazione apposita tra Regione Sardegna e Mic” per la valorizzazione del compendio del Sinis.