In-stabilEstate seconda edizione, in scena dal 13 settembre al 6 ottobre al teatro Tin.
Gea Martire, Lorenzo Marone, Piera Russo, Stefano Amatucci, Roberta Misticone, Titti Nuzzolese, Sarah Falanga, Floriana D’Ammora sono alcuni degli artisti che compongono il cartellone.
Con questa rassegna – dichiara Sallustro – abbiamo voluto dare la possibilità agli artisti di esibirsi a settembre mese in cui, solitamente, il teatro è ancora fermo nell’ ottica di un Tin sempre aperto a tutti. Come nostra abitudine abbiamo scelto gli spettacoli tra quelli che hanno partecipato al nostro bando.
Spaziamo tra teatro comico, burlesque, musica e circo. Una programmazione varia che speriamo incontri i gusti del pubblico.
Ad apertura di rassegna il 13 settembre alle 20 I canti di Calliope con Roberta Misticone, Titti Nuzzolese, Livia Bertè, Antonella di Bernardo e con i movimenti coreografici di Luisa Leone. Quali personaggi dell’antichità potrebbero essere più attuali in questo momento storico se non quelli dell’Iliade?
Elena, Clitemnestra, Ifigenia, Cassandra, Andromaca, Briseide.
Canti e danze dal vivo accompagnano le espressioni dei sentimenti di queste donne che non raccontano la storia, ma esprimono i propri pensieri e stati d’animo, che sono quanto mai attuali. Alla fine delle loro confessioni esse si aprono al pubblico, perché ormai, espresso il loro vero sentire, non hanno più nulla da perdere.
Il 14 settembre alle 20 sarà la volta di Piera Russo interprete, autrice e regista di Piacere mio il monologo di Simon, una donna che, nata in Italia negli anni novanta, si chiede cos’è una donna. Lo spettacolo dai ritmi serrati e i toni tragicomici racconta Simon nelle diverse fasi della sua vita, interpretata come un viaggio.
Il 20 settembre alle 20 Lorenzo Marone propone Generazione x una riflessione semiseria su ciò che sono i cinquantenni di oggi, un confronto divertente e stimolante tra generazioni per provare a capire tutti insieme se il mondo sta migliorando o peggiorando.
Una lunga conversazione nella quale, però, non ascolterete mai la frase “ai miei tempi”
Ritorniamo a ridere con Giovanni Caso, Gianpietro Ianneo è la proposta del 22 settembre alle 18.30 un mix di varietà, avanspettacolo, prosa e musica. Poesia classica e musiche classiche si fondono in un percorso ideato per intrattenere con gusto il pubblico grazie anche a momenti di gioia con Carosone.
Non solo musica ma anche momenti di balli, classiche macchiette napoletane tra travestimenti e gag dove anche qui il pubblico è protagonista.
Il 27 settembre alle 20.00 Sarah Falanga scrive e dirige il cast dell’Accademia Magna Grecia “…mi chiamano Mimì”. Lo spettacolo, tra prosa e musica, consegna al pubblico una trama semplice e profonda: la storia di un uomo che ha amato Mimì, forse a sua insaputa.
Ora, senza di Lei è un Sole senza luce…Poi la scoperta di un amore, la sua illusione e l’ingombrante ed ossessionante ricordo. E pensare che Mimì ha sempre creduto di non essere mai stata amata “a modo suo”!
Il 29 settembre alle 18.30 Graziano Purgante e Vincenzo Vecchione, che firma anche la regia, portano in scena L’uomo più crudele del mondo di Davide Sacco.
In una stanza spoglia di un capannone abbandonato, Paolo Veres è seduto alla sua scrivania: è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui.
Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. In un susseguirsi di dialoghi serrati emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva.
Incursione nel mondo del burlesque e del circo il 4 ottobre alle ore 20 con Femmes Phenomene Cirque&Cabaret a cura di Floriana D’Ammora, Ilaria Cecere, Bus Theater.
Gea Martire è la protagonista di Sottosopra il 5 ottobre alle 20, con le musiche di Valerio Virzo e la regia di Stefano Amatucci.
In Sottosopra un ribaltamento sovverte l’ordine naturale: l’universo intero si capovolge e i Santi si ritrovano sulla terra con la missione di ripulire il cervello degli umani sempre più ottenebrato dalla passione per il cibo e il danaro.
Una rivoluzione planetaria datata marzo 2020. Gli assurdi eventi che ne scaturiscono sono riportati nel diario di Antonietta Formisano, donna del popolo napoletano. Un diario che, nella sua immediatezza e autenticità, rappresenta un prezioso e raro documento e getta nuova luce sugli avvenimenti di quel periodo.
La lingua napoletana spinge la parola verso la musica e sfida la musica, dal vivo, a farsi parola.
Chiude la rassegna il 6 ottobre alle 18.30 “‘A gravidanza… secondo me!” il one woman show di Giusy Freccia, che racconta le fasi della gravidanza come pretesto per riflettere sulla vita quotidiana di ogni donna, mamma e non mamma.
Tra i vagheggi dello stato interessante, le responsabilità e le aspettative di lui, l’equilibrio tra stereotipi e impegno, la pièce diventa inesorabilmente qualcosa di comico che fa rivivere i nove mesi in chiave leggera da superare, ma che aiuta a riflettere.
La regia è di Lucio Pierri, con l’amichevole partecipazione di Mery Esposito e Daniela De Vita, con le musiche e testi originali di Francesco Russo.
Per info e prenotazioni 3383015465 (whatsapp).