Finanziato interamente dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, il presepe di stile e soggetto rinascimentale ispirato a Raffaello, accoglierà per tutto il periodo di Natale i visitatori della Cappella Sistina.
Si segnala che l’opera, con i suoi 3 metri di lunghezza e 2 di profondità, resterà allestita fino al 15 gennaio.
Uno dei più importanti siti artistici del mondo (cuore della cristianità), avrà per la prima volta il suo presepe, realizzato in ben 9 mesi da un gruppo di artisti artigiani (Giuseppe Passeri, Eva Maria Antulov e Alfonso Pepe) e dedicato alla memoria di Giulio Sacchetti (scomparso nel 2010, già Delegato Speciale della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano).
La particolarità di questo presepe sono i materiali provenienti da tutto il mondo: dal sughero al legno pregiato; dal mallo delle noci da cui è stato ottenuto il colore di fondo del presepe, ai preziosi lapislazzuli della miniera di Sar-e-Sang nel nord dell’Afghanistan; poi il raro diaspro inserito nella composizione e rinvenuto nell’arcipelago toscano e la serie di azzurriti in arrivo dal Marocco.
La scena sacra, con la Madonna e San Giuseppe che indossano gli stessi abiti de Lo sposalizio della Vergine, è accolta in una architettura che rievoca il Serapeo di Villa Adriana a Tivoli. Intorno ci sono rovine antiche, il mercato con i venditori, i mendicanti, i pastori con le pecore, una piazza con il pozzo che ricorda San Gimignano, gli scorci suggestivi di Spoleto e San Gemini, e gli immancabili Re Magi, a ricreare un paesaggio immaginario ma verosimile, dalle atmosfere cinquecentesche. Poi ecco Raffaello, Dante e Caravaggio, che, intenti nelle loro arti, si ritrovano incredibilmente insieme.