La settima stagione della fortunata fiction Che Dio ci aiuti prenderà il via giovedì 12 gennaio su Rai 1. Prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction, si avvale della regia di Francesco Vicario e Isabella Leoni e del cast formato da: Elena Sofia Ricci (Suor Angela), Francesca Chillemi (Azzurra Leonardi), Pierpaolo Spollon (Emiliano Stiffi), Fiorenza Pieri (Suor Teresa), Federica Pagliaroli (Sara Luparini), Emma Valenti (Ludovica Perini), Ileana D’Ambra (Cate Saltalamacchia), Filippo De Carli (Ettore), Valerio Di Domenicantonio (Elia) e la partecipazione straordinaria di Valeria Fabrizi (Suor Costanza).
Noi di Mydreams abbiamo seguito stamane, via streaming, la conferenza stampa di presentazione alla presenza del cast al completo, i produttori, i registi e gli sceneggiatori di questa serie.
Alla fine della precedente stagione avevamo lasciato Suor Angela e Azzurra più unite che mai: la prima pronta ad accettare il ruolo di Madre Superiora, la seconda a prendere i voti. In questa nuova stagione dovranno affrontare nuove avventure lontane l’una dall’altra. Infatti Suor Angela mancherà un po’ dal convento. Ma entreranno nuovi personaggi di cui seguiremo le vicende. Arriverà Sara con la passione delle acconciature e del make-up, Cate e Ludovica, l’una con il desiderio di diventare una famosa cantante e l’altra un avvocato di successo, il nuovo barista Ettore ed il piccolo Elia, oltre a ritrovare Emiliano. Ma il personaggio più inquietante sarà Suor Teresa che è stata professoressa di Teologia alla Sorbona e che ovviamente è molto diversa da Suor Angela.
La prima a prendere la parola durante la conferenza stampa di presentazione è stata Maria Pia Ammirati , presidente di Rai Fiction, dicendo che si tratta di un prodotto televisivo di grande qualità che coniuga ai massimi livelli immagini e parlato. I 132 episodi che sono stati realizzati non hanno mai registrato un calo di ascolti e questo lo si deve soprattutto alla grande professionalità dimostrata da tutti in questi 12 anni. La bellezza e la longevità di questa serie, per la Ammirati, risiedono nel fatto che è una grande favola calata nella realtà, nel quotidiano e tutti possono identificarsi con i suoi personaggi.
Per Matilde e Luca Barnabei della Lux Vide, Che Dio ci aiuti è una carezza per l’anima, in un momento storico nel quale ne riceviamo ben poche. Hanno proseguito dicendo che in questa fiction si sposano leggerezza e profondità e Suor Angela ed Azzurra rappresentano persone che sbagliano ma che possono recuperare. E ancora: «Il Convento degli Angeli custodi rappresenta una famiglia, una famiglia allargata ed Elena Sofia Ricci vi ha portato dolcezza, rigore professionale, simpatia, intensità. Anche Francesca Chillemi è cresciuta e ha dimostrato in questi anni di saper sostenere ruoli drammatici o da commedia. In particolare gli sceneggiatori, in questa settima stagione, sono stati davvero eccezionali e noi siamo contenti di poter dare anche alle nuove generazioni la possibilità di far parte di una grande squadra, in particolare i giovani attori che recitano per la prima volta in questa fiction». Matilde Barnabei ha sottolineato che la serie televisiva è stata venduta in America, in Sud America e in molti Paesi europei data la sua alta qualità ed il suo mix di sentimenti sospesi tra innovazione e tradizione.
È stata poi la volta del regista Francesco Vicario che ha sottolineato la bravura degli attori , soprattutto quelli che interpretano nuovi ruoli dando alla fiction una nuova ventata di freschezza e di originalità.
E finalmente è stata data la parola ad Elena Sofia Ricci che gli spettatori vedranno nelle prime tre puntate della serie. Ha ringraziato tutti di cuore per il successo evidenziando che essa pone grande attenzione al mondo femminile, al tema dell’amore e alla spiritualità. Relazionarsi con l’aspetto mistico e con Dio sicuramente non è stato facile soprattutto per gli autori della fiction. Ha ricordato che il pubblico ha gradito ,in particolare, i suoi dialoghi memorabili con Cristo al termine di ogni puntata, un po’ come Don Matteo, che aprono elementi di discussione e di approfondimento.
Per quanto riguarda il suo rapporto con Francesca Chillemi ha detto: «Non è stato forse un caso che facessi parte della giuria di Miss Italia, quando Francesca è stata eletta, anche con il mio voto. Oggi è bella fuori e soprattutto dentro. Ha una grande sensibilità ed un grande cuore. Sono stata fortunata a lavorare con lei. L’ho vista crescere sia come attrice che come donna ed è stato bello regalarle anche un po’ della mia esperienza. Suor Angela ed io ci somigliamo in questo, nel dare. Non è stato facile lasciare ma, essendo un’ attrice di teatro, ho sentito prepotente questa necessità. La mia natura mi porta a cambiare, a ricercare nuovi personaggi e cimentarmi anche nella regia teatrale. So di essere allergica alla ripetitività. Colgo l’occasione per ringraziare Luca e Matilde Barnabei che non mi hanno mai chiesto di firmare un contratto per più di una stagione per volta. Non so cosa ci sarà nel futuro di Suo Angela. Staremo a vedere. Il mio analista mi ha sempre detto che la parola fine si può mettere e togliere a piacimento. Solo quando non c’è più la vita la possiamo definitivamente togliere dal nostro vocabolario. Se penso alla festa che mi hanno organizzato alla fine delle riprese, mi commuovo ancora. Sia per la fiction su Rita Levi Montalcini che per Che Dio ci aiuti 7, l’ultimo giorno delle mie riprese è coinciso con l’ultima scena della serie. Eravamo in chiesa ed il regista mi ha proposto di rigirare la scena con un primo piano più stretto. Ho accettato e mentre si girava è partita la sigla. Allora ho realizzato che si trattava di uno scherzo ma ho pianto per due ore buone».
Francesca Chillemi ha parlato della crescita del suo personaggio che tuttavia rimane una scalmanata perché ad Azzurra non è stato insegnato ad amare e ad essere amata. E ha proseguito: «Quando hai il calore di una famiglia, cresci, maturi. Azzurra è come se avesse vinto una lotteria entrando in quel convento e posso dire che questa serie mi ha scaldato il cuore. Soprattutto quest’anno è stato fantastico. Ho accolto il passaggio di testimone in modo naturale avendo accanto a me Elena Sofia Ricci e Valeria Fabrizi, Ad entrambe vanno i miei ringraziamenti e la mia gratitudine. Ovviamente ringrazio tutti ma suo Angela e Suo Costanza sono state la mia luce, il mio faro, la mia fonte di ispirazione».
Valeria Fabrizi si è detta entusiasta del suo personaggio che tanto le somiglia: «Suor Costanza è impicciona, buona, affettuosa, brontolona, proprio come me. Sono felice perché sono rinata a 86 anni!».
Noi di Mydreams non possiamo fare altro che consigliarvi la visione de Che Dio ci aiuti 7 perché, come ha detto Elena Sofia Ricci: “É un potente ansiolitico!”.