Dopo l’inaugurazione affidata a Sergio Fermariello e Giancarlo Neri prosegue “Illumina la notte” il programma artistico per le festività natalizie realizzato dal Comune di San Martino Valle Caudina con la direzione artistica di Alessandro Capuano. Per l’undicesimo anno il comune irpino propone un articolato programma che continua fino al 6 gennaio.
“Il nostro Comune – dichiara Loredana Lanzotti Assessore ai Beni Culturali – ha un patrimonio storico- artistico di gran pregio che cerchiamo di tutelare e valorizzare sempre. In particolare nel periodo natalizio lavoriamo per condurre i numerosi turisti ed abitanti alla scoperta dei percorsi del centro storico e delle rilevanze architettoniche ed artistiche. Il sistema turistico si costruisce partendo dalla conoscenza del nostro territorio dando, inoltre, il giusto rilievo alle nostre tradizioni e alla filiera enogastronomica”.
Nella giornata di lunedì 24 appuntamento da non perdere dalle ore 23.00 nelle piazze delle contrade di San Martino Valle Caudina con il Palio dei Catuozzi; dalle ore 21.00 intrattenimento musicale con gli zampognari.
Il Palio dei Catuozzi, caratterizza il Natale nel comune di San Martino Valle Caudina. I “catuozzi”, un tempo realizzati in tutti i comuni a ridosso dei monti, sono divenuti tradizione principale nel comune di San Martino dove da secoli vengono tradizionalmente realizzate grandi pire di legno il 24 dicembre, accese prima delle funzioni religiose della Santa notte. Dalle 17,00, nelle piazze del comune di San Martino, la tradizione si rinnova, con la partecipazione delle diverse contrade che raccolgono ceppi di legna e radiche dai campi con le quali realizzeranno i “catuozzi” alcuni dei quali raggiungono una circonferenza alla base di circa 20 metri. Il Palio dei Catuozzi è un’iniziativa che la Pro Loco locale ripropone dal 1972 ed è l’unico evento nel suo genere nella provincia di Avellino, Benevento e Caserta.
Martedì 25 alle ore 18.00 nella Collegiata di San Giovanni BattistaConcerto di Natale a cura dell’Associazione Santa Maria di Loreto.
Mercoledì 26 si replica “Cantine del gusto”, alle 18.30 evento per i bambini in piazza XX Settembre con il “Teatro dei burattini”; alle ore 20.30 appuntamento musicale imperdibile in piazza XX settembre con il concerto di Marcello Colasurdo e Biagio De Prisco.
MARCELLO COLASURDO E BIAGIO DE PRISCO
Interprete della canzone tradizionale vesuviana e voce storica degli Zezi, di cui è stato componente per diciotto anni, è dal 1996 il leader dei Marcello Colasurdo Paranza. Numerose le sue collaborazioni dal vivo o in studio con i rappresentanti della musica popolare (o ad essa collegati) italiana, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare ad Enrico Capuano ai Modena City Ramblers; dagli Almamegretta ai 99 Posse; dalla Orchestra Popolare Campana a Daniele Sepe. Marcello Colasurdo è inoltre interprete autodidatta di cinema e teatro, lavorando per registi come Federico Fellini al cinema, e Mario Martone al teatro.
La musica popolare, di cui Marcello è interprete principe, ha poco a che vedere con la pur straordinaria tradizione canzonettistica partenopea (anche se ne ingloba la parte più “paesana”). Essa è espressione diretta, e principale, della tradizionale cultura contadina dell’entroterra napoletano, legata al ciclo stagionale dei lavori e al calendario religioso, in particolar modo alle feste in onore delle varie Madonne Nere, eredi cristiane delle antiche divinità femminili della prosperità e dell’abbondanza. É una tradizione ricca di forme – canto libero (voce a fronne), canzone propriamente detta, rituali, tammurriate, fiabe cantate, vari tipi di danze, vere e proprie azioni teatrali. Gli strumenti fondamentali sono la voce e la tammorra – il tradizionale tamburo, il putipù, scetavajasse, ecc.) nonché, di volta in volta, chitarra, mandolino, fisarmonica, pifferi, ecc. È una musica dalla forte carica sensuale e partecipativa, che stimola immediatamente il movimento e la danza sfrenata; il che spiega il successo che sta ottenendo in questi anni presso il pubblico giovanile, che pure è così lontano dalle sue radici. In essa non è difficile avvertire echi arcaici, ma anche mediorientali e nordafricani.
Biagio De Prisco
Biagio De Prisco è riconosciuto da tutti i musicologi e ricercatori della tradizione come il più giovane virtuoso portatore della tradizione. Voce naturale ed autentica della tradizione agro-nocerino sarnese. Si presenta a noi in veste di danzatore, presentando lo stile della Tammurriata di San Marzano, di cui lui è originario, riportando fedelmente movenze e passo che tutt’ora solo pochi anziani conoscono. In tutte le occasioni di festa, Biagino (così lo chiamano gli amici intimi) raramente si esprime danzando, ma quando lo fa tutti restano incantati da quel fare che ha il sapore di altri tempi.