Bisogna rassegnarsi al talento che ha Sky Italia nel confezionare show alla perfezione, in alcuni casi in decadenza o stantii e rilanciarli come se fossero promesse dell’intrattenimento popolare. Prendete quello che è stato fatto negli ultimi anni con l’appannato X Factor. E oggi che riparte su Sky Uno Italia’s Got Talent (dal 12 marzo il giovedì alle 21,10) Sky ha dato in pasto alla stampa una vasta anteprima dello show, occupando per un giorno intero un teatro al centro di Milano.
Motivo di tutta la fanfara, i giudici nuovi del programma, che poi da quello che si è visto, sono il programma stesso.
Partiamo da Nina Zilli che ripercorrendo la traiettoria felice di Arisa e Noemi si dà alla tv con esiti davvero entusiasmanti. Appassiona la sua scelta di look e parrucche diverse alle audizioni (sono le 7 puntate iniziali, poi ci saranno 3 live) il suo eloquio appropriato, la sua…pertinenza. Chi l’avrebbe mai detto.
Poi c’è la rinnovata Luciana Littizzetto, molto più pop di quello che si può pensare, che smette i panni di commentatrice ironico elitaria e abbraccia il pubblico dell’aspirante tv generalista a pagamento. Questo è un punto importante, secondo anche il produttore Lorenzo Mieli: lo show diventa una storia per raccontare l’Italia. Ambizione che più generalista non si può.
Dietro al bancone che fu della De Filippi (che ha poi ripiegato su un format spagnolo che ha già incontrato i favori del pubblico), si vedrà Claudio Bisio, che è forse l’unico che riesce a rispettare le aspettative. Nel senso che fa Bisio, il Bisio tagliente e a volte intenerito, ma sempre comico di razza resta. E la sorpresa per i più, la web celebrity Frank Matano, a metà tra il cinismo inglese e il calore napoletano, il pepe giusto per ravvivare il programma.
Nelle scene dell’anticipazione, la conduttrice Vanessa Incontrada ha anche la possibilità di essere coinvolta nei 100 secondi delle esibizioni dei talentuosi. Non è sempre un bene, perché si rischia effetto valletta del mago Silvan, ma è un passo televisivamente inedito. Per il resto, sfila un paese variopinto e vanaglorioso, un paesone a dire il vero, fatto di travestitismi e colpi di scena che il montaggio e regia di Sky (punto forte) mette bene in evidenza. Poi c’è da discutere sul resto del paese, quello che arranca tra bollette e disoccupazione. Ma forse questo è un altro reality.