Con un accordo definito “storico”, il Teatro San Carlo di Napoli ha siglato un piano triennale che prevede il rilancio del corpo di ballo. Finalmente la danza con la D maiuscola potrà essere rivalutata. Il piano regolatore prevede, infatti, stabilizzazioni e contratti annuali. Entro il 2015, saranno 39 gli elementi che ne faranno parte con il raggiungimento della pianta organica funzionale. Previste inoltre 7 assunzioni a tempo indeterminato nel 2014 e una nel 2016. In questo modo, l’organico complessivo del 2014 sarà di ben 37 unità.
Fino ad oggi, infatti, i ballerini stabili sono solo dodici, a cui sono stati ripetutamente aggiunti lavoratori con contratti annuali. Avranno precedenza nella selezione i vincitori del concorso svoltosi nel 2012.
Nello stesso accordo, sono state definite anche le assunzioni per la sostituzione in orchestra del primo oboe e del primo violino dei secondi, in seguito al pensionamento di alcuni orchestrali; lo stesso accadrà nei prossimi anni per quanto riguarda alcuni dei ballerini.
Il sindaco Luigi De Magistris ha espresso la sua opinione al riguardo definendo il progetto un vero e proprio “risultato straordinario”.
La compagnia del teatro di Napoli è stata oggetto dell’impegno del sindaco già lo scorso anno, essendo insieme alla Scala e all’Opera di Roma, una delle ultime ancora attive presso i grandi enti lirici italiani.
Per questo motivo, il primo cittadino ci ha tenuto a precisare che: «Da Napoli arriva finalmente un segnale forte, quello di una politica culturale che diventa certezza e speranza per i nostri giovani e per il loro talento, la quale ha ricadute positive sull’intero territorio e che fortifica il ruolo del San Carlo come promotore di arte, economia e occupazione».
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