Questa sera, lunedì 9 settembre, torna in prima serata su Canale 5, una delle fiction più attese della stagione, “Squadra Antimafia 5”.
Dove eravamo rimasti? Nella serie precedente abbiamo assistito all’indagine più difficile della Duomo quella che ha visto la sconfitta del clan Mezzanotte e dei trafficanti talebani nella scorsa stagione. E il prezzo da pagare è stato altissimo. Il Vicequestore Domenico Calcaterra (Marco Bocci) ha rischiato di morire in una cisterna sotterranea, mentre Rosy Abate (Giulia Michelini), mafiosa ormai senza più clan, scappava all’estero dopo aver ucciso la cugina Ilaria e vendicato la morte dell’amica/nemica Claudia Mares. Nel cuore il ricordo della torrida passione vissuta con Calcaterra e nella borsa il computer che garantisce l’accesso ai conti bancari dove il clan Mezzanotte ha versato tutti i soldi destinati all’acquisto delle partite di droga.
Per questo, Dante Mezzanotte, unico sopravvissuto del clan e ferito gravemente nell’incursione della Duomo, medita la sua vendetta…
Nella prima puntata, ancora ossessionato dall’immagine confusa della persona che gli ha salvato la vita aprendo la botola alla fine della stagione precedente, Domenico Calcaterra fa visita a Leonardino Abate nella casa protetta dove il bambino è custodito, a poche ore dalla sua partenza. Leonardino, infatti, sta per essere affidato a una nuova famiglia, ma c’è qualcuno determinato a impedirlo. Un commando fa irruzione nella casa protetta seminando il panico e portando via il bambino. A guidarlo c’è proprio sua madre, Rosy Abate, tornata dal Sud America con l’intenzione di riprendersi suo figlio e sparire per sempre. Rosy riesce a portare via Leonardino e a fuggire verso Roma, ma qualcosa va storto all’aeroporto di Fiumicino. Mentre è impegnata all’imbarco, qualcuno rapisce Leonardino …
Intanto alla Duomo, Sandro, ancora in riabilitazione dopo i postumi della terribile caduta alla fine della quarta stagione, scalpita per tornare a far parte delle indagini. Francesca e Palladino lavorano più affiatati che mai, mentre Calcaterra comincia ad indagare sull’identità dei rapitori di Leonardino.
I nostri seguono le tracce di Rosy fino a Roma e dalle telecamere dell’aeroporto riescono a identificare uno dei membri del commando che ha aiutato Rosy. Si tratta di Alfonso Russo, un luogotenente della famiglia Ferro di Catania. E’ proprio a lui che Rosy chiede aiuto dopo il rapimento, riparando a Catania e rimanendo in attesa. Mentre Rosy sa di poter contare sull’appoggio di Oreste Ferro, il patriarca di famiglia con cui ha chiuso l’accordo per la liberazione di Leonardino, il figlio Achille sembra avere altre idee su come gestire l’ex regina di Palermo e brama di arrivare al tesoro da lei sottratto a Dante Mezzanotte nella stagione precedente.
E’ proprio da Dante, che è sopravvissuto allo scontro a fuoco di fine stagione 4 e sta per essere tradotto in carcere dove rischia la vita, che arriva per Calcaterra la conferma del legame di Rosy con Oreste Ferro. Quanto basta per partire in missione verso Catania. Il contatto con Alfonso Russo però, scovato in un bar a vendere droga, è complicato dall’incontro-scontro con il Vice-Questore Lara Colombo, nuovo capo dell’antimafia di Catania che sta conducendo un’operazione sotto copertura con l’ufficiale di collegamento Vito Sciuto. Dopo il difficile primo impatto, sarà il Questore Licata a obbligare le due squadre a collaborare, assegnando a Calcaterra il comando nell’indagine sul rapimento del figlio di Rosy.
Quest’ultima, intanto, è stata costretta a chiedere aiuto ad Achille Ferro, che riesce a farsi un’idea sul possibile rapitore. Allo stesso risultato arrivano i nostri grazie ai primi frutti della collaborazione tra Domenico e Lara.