Artista singolare e complesso, dalle mille sfumature, il suo eclettismo è da intendere come una reale testimonianza di vita vissuta, Army, nome d’arte dell’artista napoletano Armando Fusco, dopo due Ep di successo, I Gusti grigi della solitudine e Elettrifichi il mio cuore, è pronto con un nuovo album che uscirà a novembre, conterrà sei pezzi inediti e in più il remix del singolo appena uscito, In misura totale, scaricabile da iTunes e altri negozi digitali. A forza di fuoco, questo il titolo del nuovo Ep, vede Frencio, Masi e MauSS come autori e arrangiatori di 3 canzoni, e altre collaborazioni, quali Tommy Box del duo Costume e Stefano Pais, autore di uno dei brani più struggenti di questo nuovo Ep. È un disco notturno, inquieto, attraente, con un fondersi armonico di tendenze diverse, riconducibile al suo disparato amore per la musica tutta. Army ha un temperamento poetico, disposto a fughe serene verso l’elemento fantastico, verso il soltanto possibile. Ci ha abituato a testi piacevolmente sospesi tra cielo e terra, tra elemento vissuto ed elemento creato, a livello musicale in questi tre anni ha mostrato la sua eterogeneità di scelte, che non mancheranno in A Forza di fuoco. A Luglio 2013 ha ricevuto il Premio Gallo D’Oro per la musica a Mariglianella Na, manifestazione che ogni anno premia personalità di spicco nel campo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo.
Il singolo In misura totale è un brano bellissimo con arrangiamenti elettropop, grazie anche allo spazio lasciato al duo salernitano Frencio & Masie, e, di MauSS. Com’è nata questa collaborazione e quanto ti hanno stimolato in questo progetto?
«Frencio & Masi sono stati una bella scoperta, li ho conosciuti tramite Mauss che, insieme a Tommy Box, forma il duo Costume, che ha scritto due pezzi in inglese presenti nel mio nuovo disco. Francesco Fecondo e Antonino Masilotti sono compositori di talento, probabilmente di nicchia ma c’è bisogno nuovamente di cultura nelle canzoni italiane, visto il livello piuttosto mediocre che ci propinano attualmente le radio. Volevo fare un disco sperimentale e forse ci sono riuscito grazie a loro e a Mauss, esperto di elettro dance.»
Con questo terzo Ep, oltre alla musica, anche i testi hanno subito una variazione, In misura totale è scritta quasi in espressioni nonsense…
«È proprio così, gli autori si ispirano al Battisti del periodo Panella, le sonorità elettroniche di MauSS poi sono all’avanguardia. Il risultato è qualcosa di interessante, almeno per noi che ci abbiamo lavorato tanto.»
A maggio scorso, hai lanciato un singolo dance, Fading Love, scritto e arrangiato dai Costume (Tommy Box e MauSS), verrà incluso in questo nuovo Ep? Parlaci di questo tuo “Amore Appassito”…
«I Costume di Salerno sono stati notati all’estero, l’idea di fare questo disco è partita proprio da loro, circa un anno fa, quando ho ascoltato i loro pezzi dance. Il loro sound anni 80, mi ricorda l’adolescenza, un periodo felice per me, volevo quindi ritrovare in qualche modo quelle atmosfere che mi hanno fatto sognare. Sognare, appunto, una vita che poi si è rivelata un po’ crudele con me. Mai nulla è stato facile per me, persona sensibile e troppo onesta, in un mondo troppo furbo e assassino. L’amore per me è stato una chimera, qualcosa che mi è sempre sfuggito tra le mani, forse ero, forse sono troppo infantile per averlo tutto per me o forse non piaccio abbastanza, non lo so. Oggi, con la maturità, mi accontento e non mi applico più. L’amore può assumere varie forme, anche un amore fugace, che dura poco e può dare soddisfazione, l’importante è viverlo intensamente, questo è il senso di questo pezzo in inglese.»
A forza di fuoco èil titolo dell’Ep, cosa vuoi “marcare” a fuoco?
Questa è la sorpresa del disco, una suite elettronica di quasi sei minuti, scritta da Masi e musicata da Mauss, un tracciato realistico di un’epoca in cui tutto è decaduto e che si fa fatica a far sopravvivere, la notte evoca e porta alla luce tutto ciò.
Ci saranno altre collaborazioni, oltre a quelle con Frencio, Masi e MauSS?
«Si, oltre Tommy Box, Frencio & Masi e MauSS ci sarà un brano intitolato, Come mi sento, scritto da Stefano Pais, un cantautore intenso e delicato che negli anni ‘90 si è fatto notare assieme a Alessandro Orlando Graziano, altro artista interessante. Stefano canta in un famoso disco tributo a Donatella Rettore uscito anni fa dal titolo Clonazioni. A me ha regalato un pezzo struggente, disperato, molto adatto a me.»
Sono pochi anni che sei entrato a far parte del mondo della musica, che difficoltà hai riscontrato e se c’è ostilità da parte degli altri ragazzi che fanno musica, visto che competizione e invidia non mancano mai…
«Ne ho parlato in altre occasioni e non voglio ripetermi per non apparire pesante, ma dalle mie parti almeno, noto poca solidarietà tra gli artisti; da una parte li capisco perché rispetto a me che, sono grande e ho fatto una scelta precisa, di divertirmi soprattutto, loro inseguono un sogno maggiore, quello di sfondare ma se non ti diverti non ti godi nulla. La musica è un piacere personale, non è solo acciuffare il primo posto in Hit Parade.»
Dai testi si desume una certa moralità e pulizia di emozioni, vedi Luce sia del tuo secondo Ep, ma non hai di certo un immagine monacale, che potrebbe essere fastidiosa per chi veste in doppiopetto. Di conseguenza quali sono le tue cattive abitudini? E i tuoi difetti?
«Ho carattere, non ho peli sulla lingua, se una cosa è ingiusta lo dico attirandomi nemici, sono attento però a non essere maleducato, ma alzo la voce in famiglia, con gli amici, con chi lavoro, sono “tedesco”, severo, diligente anche nel fare musica, ho un’immagine elegante e un’anima da ragazzaccio.»
Sempre parlando di Luce sia, la canzone viene introdotta da queste parole: Abusi, raggiri, discriminazione e violenza sui bambini, sulle donne, sugli omosessuali, danni all’ambiente e tanta poco umanità… Problemi da sempre irrisolti…
«Ma la colpa è nostra, in altri Paesi la gente manifesta e si organizza da sola, prende provvedimenti in modo compatto; in Italia anche le manifestazioni fanno tendenza, sono una specie di scampagnate, poi ci si accontenta del primo provvedimento preso dal Governo. In molte Regioni la malavita ha preso il sopravvento da decenni, cosa vogliamo aspettarci di buono? È un sistema fuorviato da cima a fondo.»
Brutte condizioni e malesseri contingenti che non finiranno mai. Come questa continua denigrata violenza sugli omosessuali, che in questi giorni ne parlano le cronache…
«Paradossalmente si era più tolleranti trent’anni fa, forse perché c’era più benessere, tutti vivevano meglio e si accoglieva anche la diversità. Oggi la gente si è incattivita, ha paura che le si tolga qualcosa e non accoglie il prossimo, finge di essere “aperta”, poi se incontra per strada l’amico gay o transessuale volta le spalle. Questi gesti ribaltano anni di conquiste sociali, purtroppo a rimetterci sono i gay sempre più soli. Mi spaventa pensare che sarà sempre così, almeno qui in Italia.»
Le tue precedenti produzioni sono costipate di testi intensi, intimi e molto introspettivi, c’è una ferita sulla tua pelle che non si è mai rimarginata?
«Ho riflettuto molto e ho capito che esiste un destino, puoi fare quello che vuoi, ma se non è destino quella cosa bella che volevi per te non arriva mai. Ecco, io sono stato molto solo e posso assicurarti che non ho sempre voluto essere solo. Ma ho avuto due grossi regali di recente: la musica e la Fede. Queste due Grandezze curano la mia anima dolente e riesco, mio malgrado, a essere una persona anche felice a tratti, e non è poco.»
Nei momenti di tristezza e di bisogno, quindi, ti rivolgi a Dio? Come vivi la tua religiosità?
«In modo discreto, del resto è un fatto intimo, oggi fa moda tra molti giovani dire “sono ateo”, io direi, invece, che fa imbecille. Aver Fede è un’opportunità, una delle tante, per dare un senso a tutto. Tanto moriremo, cerchiamo quindi di capire chi siamo, no?»
Ami gli animali? Hai qualche animale domestico?
«Avevo un cane che ho amato tanto, simpaticissimo, intelligente, mi vien da piangere se penso a lui, si chiamava Full. Amo molto gli animali, davvero ci sono amici. Io faccio anche il verso del gatto sono bravissimo, vabbè sono un po’ pazzo.. (ride n.d.r.).»
Ci sarà anche uno spettacolo legato a questo album? Hai già qualche idea?
«Si, prima di morire sicuramente perché pare un’impresa trovare musicisti. Credo che lo farò da solo perché oltre a prendere lezioni di canto ora sto imparando a suonare il piano, sempre da solo. I’M ALONE!»