Esce oggi l’ep tutto dedicato al Natale di Marco Carta, Merry Christmas, che ha scelto di interpretare sei classici per le feste con atmosfere pop e swing. A breve uscirà anche il video di Jingle Bell Rock.
A giugno scorso è stato presentato il primo singolo, Splendida ostinazione, diventato disco di platino, ma per il nuovo disco di inediti dobbiamo aspettare l’estate 2015, a meno che non si sia candidato per Sanremo, dove Marco trionfò già nel 2009 con il brano La forza mia.
Hai scelto i brandi di questo album, seguendo un tuo gusto personale o altro?
«Per mio gusto, per desiderio, per una scelta di magia. Ho scelto quelle che secondo me potevano rendere di più un Natale speciale.»
Sei legato a una canzone in particolare? Qualche ricordo?
«Beh, sicuramente White Christmas, da bambino la cantavo sempre con mia mamma. Tutti i bambini cantano le canzone di Natale.»
Com’è il tuo Natale?
«Il mio Natale è speciale, sempre in famiglia, un Natale ricco di emozioni, ora poi ho una bellissima nipotina quindi sarà ancora più speciale.»
Quali sono le collaborazioni in questo Ep natalizio?
«C’è un’orchestra di 34 elementi e un coro gospel, per rendere un timbro al suono della produzione di questo disco degno di un buon Natale.»
È la prima volta che canti con un’orchestra. Hai trovato delle difficoltà?
«Discograficamente è la prima volta, ho già cantato con un’orchestra in live, però devo ammettere che in un disco fa un certo effetto.»
Ci sarà un disco di inediti?
«Ci sarà un prossimo disco, sicuramente nel 2015, prima dell’estate.»
Debutterai come autore o hai già scritto qualche canzone in passato?
«Sì, sono già stato autore. Debutto già fatto.»
Puoi anticiparmi qualcosa su questo tuo prossimo disco?
«In realtà non posso dire niente perché è talmente all’inizio della lavorazione, che non ha una strada ancora. Sicuramente Splendida ostinazione è il suo esempio.»
Hai fatto incetta di premi, un successo fin dal primo disco. Ti ha spaventato tutta questa attenzione verso di te?
«Beh, all’inizio un poco sì, ero molto giovane, mi ha veramente spaventato tanto. La carica di gente che magari voleva un tuo autografo, una foto, anche toccarti, devo ammettere che mi ha spaventato molto. Non ero abituato.»
Con quale emozione lo stai vivendo?
«Io sono qua per questo, nel senso che il mio mestiere è anche questo, rendermi disponibile è giusto perché altrimenti il pubblico ci rimane male, non vorrei mai assolutamente che accadesse questo. Però ovviamente ci è voluto un pochettino di tempo per assimilare questo concetto. »
Hai avuto mai modo di incontrare i fan, parlarci, che rapporto hai con loro?
«Sì durante i concerti abbiamo fatto il meet&greet prima del concerto magari facevo l’incontro con i fan, con il palazzetto chiuso, un incontro anche con duecento persone più riservato. »
Quindi hai un ottimo rapporto, riesci a parlarci… tu hai qualche socila, tipo facebook o twitter..
«Sì ho tutti i social possibili e inimmaginabili.»
…quindi parli con loro sui social.
«Sì, sì, come, tantissimo, io rispondo, metto i “mi piace”. Sono molto di cuore con loro. Mi diverte da morire tra l’altro, e mi divertono.»
Hai mai avuto qualche proposta per un film, saresti interessato?
«Ho avuto delle proposte diverso tempo fa, ma non ho accettato perché io penso che ogni cosa debba essere fatta bene, è molto interessante il mondo del cinema, però bisogna dare un peso a tutte le cose, quindi in quel momento magari non era il momento giusto, ora magari sì.»
Ora ti senti pronto?
«No, no, no pronto no, assolutamente no, che poi mi scrivi che sono pronto per il cinema.»
Sarà cosa nota ma cosa facevi prima di entrare ad Amici, e arrivare al successo cosa facevi?
«Lavoravo nel salone dei miei, ero un parrucchiere.»
…ma studiavi canto?
«Qualche ripetizione di canto, facevo molte serate, come matrimoni e feste. E mi mantenevo con quello facevo all’epoca.»
Cosa rispondi ai detrattori di voi artisti che uscite dai talent show?
«Io non rispondo niente. Ci sono tanti ragazzi che sono fuori in questo momento, e se vanno a vedere le classifiche stanno lì in alto. Quindi evidentemente se lo meriteranno.»
Hai fatto anche uno spettacolo di musica classica, la voce recitante nell’opera di Sergej Prokofiev, Pierino e il lupo. Com’è stata questa esperienza?
«È stata una bella esperienza, avevo anche il peso che prima di me l’aveva fatto un grande come Lucio Dalla. Ero un po’ agitato, ho fatto tre serate di fila al Teatro Lirico di Cagliari, ma è stata un’esperienza bellissima perché il pop rappresentato da me incontra un’orchestra sinfonica insomma era molto, molto bella come esperienza. In Pierino e il lupo ogni strumento è un personaggio quindi praticamente vengono fatti parlare pure i musicisti questi personaggi, molto interessante, molto bello.»
Sei anche famoso nei Paesi dell’America Latina. Il tuo prossimo disco sarà tradotto anche in spagnolo?
«Può essere che ci sarà più avanti, perché il primo singolo dell’album precedente è stato fatto in versione spagnola, ed è entrato nella topten nella penisola iberica per due o tre settimane, ed ha avuto un discreto traguardo.»