In un mondo in cui Facebook è l’abitudine quotidiana, che mette in contatto proprio tutti accomunando tantissimi milioni di persone di ogni razza e posizione geografica, e condiziona sempre più vita dei suoi tanti utenti anche la scienza inizia ad interessarsi al mondo di facebook studiando il legame tra l’utilizzo di Facebook e la serenità individuale.
Secondo uno studio recente, l’uso costante di Facebook provoca infelicità. È emerso infatti che passare molto tempo a consultare le notifiche e le fotografie di amici e conoscenti, in realtà, rende tristi e frustrati.
«Anziché incrementare il benessere, abbiamo riscontrato come l’uso di Facebook provochi il risultato opposto, minandolo fortemente». Questo è quanto sostiene Ethan Kross, l’autore di questo studio pubblicato dalla rivista Plos One e curato dal dipartimento di psicologia dell’Università del Michigan ad Ann Arbor.
Lo studio è stato svolto su un campione di 82 giovani iscritti a Facebook ed in possesso di uno smartphone con il quale si collegano al famoso social network. Nel corso di due settimane i ricercatori hanno misurato il grado di benessere dei soggetti analizzati prima e dopo aver consultato il loro profilo facebook.
Ogni sera, i giovani oggetto di questo studio compilavano un questionario per esprimere il loro grado di soddisfazione generale ed i risultati hanno mostrato come coloro che utilizzavano maggiormente il social network erano quelli a dare risposte più negative, mentre chi intratteneva durante la giornata maggiori contatti diretti forniva risposte più positive.
Inoltre un altro studio, effettuato dalle università tedesche Humboldt e Darmstadt su 584 giovani utilizzatori di Facebook ha mostrato come l’uso del social network alimenti sentimenti negativi, come l’invidia, gelosie ed insicurezze, conseguenze naturali dell’assistere ai successi ed alle vicissitudini altrui. Che non sia meglio allora una sana passeggiata con un amico all’aria aperta o incontrarsi per prendere un caffè al bar?