Luigi Russo attore, regista e clown napoletano si è formato artisticamente a Napoli . Dirige molte commedie come “Tre cuori in un tassì”, “ La numero uno”, “A cena con Napoleone”,” Cuori in pigiama”, “Una bugia”. Nel 99 ha ricevuto il premio Vesuvio d’oro come miglior regista giovane ’99. In questa stagione artistica hai diretto ed aperto la stagione del Sistina con la regia della commedia musicale Vacanze Romane con Serena Autieri e Paolo Conticini; ci parli della tua regia?
«Nel mio percorso artistico ho imparato a lavorare con gli attori, cercando la verità dei personaggi sin nel più piccolo gesto, approfondendo la loro psicologia e analizzando i sottotesti del copione. Questo tipo di lavoro, raro in uno spettacolo del genere, è stato apprezzato dal pubblico. Dopo tante regie di prosa, questa è la mia prima commedia musicale, non cerco confronti, voglio solo riprendere la lezione dei padri e provare a portare il mio contributo, non dimenticando mai che, per ogni buon artigiano del nostro mestiere, pur in presenza dei più moderni artifizi tecnologici, si procede, come diceva Eduardo e come piaceva tanto a Garinei, “tavola tavola, chiodo chiodo”. Nulla s’improvvisa se non le necessarie intuizioni e scintille che devono accendere i nostri spettacoli, per il resto solo lavoro, duro, paziente e collettivo.»
Non solo teatro però infatti hai anche scritto e diretto nel 2014 i Web-Spot per Baci Perugina premiati come Miglior evento Low Budget. Come li hai ideati?
«Tutto nasce dalla constatazione da parte della società che ha prodotto gli spot, che a Napoli, il giorno di San Valentino, si vendono più baci che in tutto il resto d’Italia. Da qui il mio coinvolgimento come autore e regista napoletano. C’erano due punti precisi da tenere presente: primo dovevo inserire le frasi dei cartigli (sono i bigliettini che avvolgono i Baci Perugina) di un’edizione limitata di Baci, scritti da alcuni personaggi italiani molto popolari (Claudio Ammendola, Ficarra e Picone, Alessandro Siani, Francesca Neri, ed altri); secondo, dovevo presentare cinque storie diverse che giustificassero una confezione di Baci come regalo. Così partendo dai cartigli che più mi hanno colpito, ho scritto 10 storie per dare all’Azienda la possibilità di scegliere. Erano talmente efficaci che ne hanno scelte sette. Bella soddisfazione».
Ti sei interessato anche di tv; canali satellitari hai realizzato “Achab-Il gioco dei libri”,”I Monologhi” (RaiSat Show), “Notturno”,”Tournèe” (Sky Leonardo). Che tipo di trasmissioni sono?
«“Achab” era un contenitore in cui i libri più noti della letteratura adolescenziale erano presentati con formule diverse: dal quiz alla breve fiction. “I Monologhi” presentava appunto monologhi teatrali attraverso un linguaggio video. “Notturno” promuoveva un viaggio ideale che univa cultura e cibo nelle più belle città italiane. “Tournèe” era un reality che raccontava la vita di una compagnia teatrale dalle prove dello spettacolo fino a come passano il tempo gli attori nelle varie città in cui si esibiscono. Tutte esperienze molto importanti per me che mi hanno permesso di fare pratica nel raccontare storie con la macchina da presa.»
Poi è arrivato il cinema; come assistente alla regia di importanti registi (Enrico Oldoini, Riccardo Milani, Carlo Vanzina, Francesca Marra, Donatella Maiorca e Cristiano Celeste) e poi firmando la tua prima regia con il film “Napoletans” interpretato da Maurizio Casagrande, Massimo Ceccherini, Maurizio Battista, Nina Senicar, Giacomo Rizzo, Nunzia Schiano, Andrea Roncato, Nando Paone.
«Si, uno delle tappe più impegnative del mio percorso artistico che mi ha dato delle belle soddisfazioni e la possibilità di incontrare i giusti interlocutori per il mio prossimo film, questa volta, scritto da me e da Toni Fornari.»
A cosa stai lavorando adesso?
«Sto lavorando su più fronti. Nel mio settore, attualmente in forte crisi, credo sia necessario seminare tanto e in diverse direzioni per poter raccogliere il giusto in proporzione. Lavoro, infatti, sia ai miei prossimi spettacoli teatrali, alla scrittura di un progetto Rai e al mio film. Non aggiungo altro, non tanto per scaramanzia, perché non sono scaramantico, ma perché tutti i progetti possono cambiare, essere rimandati, presentarsene altri nuovi; fa parte di questo meraviglioso e folle gioco a cui ho la fortuna di partecipare».