Si è tenuta al museo Madre di Napoli ( via settembrini 79), la presentazione dell’opera di Umberto Manzo “Senza titolo” (2013) alla presenza di Laura Valente, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Andrea Viliani Direttore del museo Madre, Sylvain Bellenger Direttore Museo e Real Bosco di Capodimonte, e della gallerista Laura Trisorio.
L’opera è entrata formalmente a far parte, come donazione dell’artista, della collezione permanente del Madre. Si tratta di un polittico di nove elementi realizzato con tecnica mista su carta, acciaio e vetro e rappresenta un vero e proprio archivio della memoria personale e della ricerca in corso dell’artista, che nelle pazienti stratificazioni di carte disegnate costituisce un repertorio solo apparentemente astratto di pensieri e gesti, immagini e immaginari depositati nella memoria collettiva. Proprio per il suo profondo significato è la prima opera che ora è possibile ammirare nel percorso espositivo “Per formare_una collezione” al secondo piano del museo recentemente ri-allestito.
Umberto Manzo nasce a Napoli nel 1960, dove vive e lavora. Fin dagli anni Ottanta la ricerca dell’artista è caratterizzata da un percorso che l’ha portato a confrontarsi con tecniche e materiali eterogenei, quali l’emulsione fotografica, la grafite, la pittura a olio, i colori e le colle vegetali. Nelle opere più recenti l’artista sperimenta nuove soluzioni formali per realizzare i suoi archivi della memoria, continua a stratificare i suoi disegni e li colloca nello spessore del telaio creando poi tagli multiformi, sagome di erme classiche e profili di volti, attraverso i quali riemergono le carte con le loro plurime narrazioni. L’artista scruta oltre la superficie, alla ricerca di molteplici significati, di un ordine nuovo che indaga anche lo spazio-tempo dell’opera stessa. Alcune opere di grandi dimensioni dell’artista sono installate in permanenza nella Stazione Cilea della Metropolitana di Napoli, e due sue opere sono entrate a far parte delle collezioni del Museo e Real Bosco di Capodimonte e ora del Madre, il museo d’arte contemporanea della Regione Campania.