Sabato 14 dicembre 2013, in occasione della notte dell’arte a Napoli, il genio Riccardo Dalisi ha presentato la sua ultima installazione: “Angeli e Magi” che sarà possibile ammirare nel giardino del cortile della Basilica di Santa Chiara fino al 7 gennaio 2014.
A presentare insieme all’artista la meravigliosa installazione di ben 15 corpi luminosi è intervenuto il presidente della CNA di Napoli Giuseppe Oliviero.
«Come confederazione sono anni che rappresentiamo Rua Catalana che è una bottega dell’artigianato dal cuore e dai materiali poveri. – ha sottolineato Oliviero. – Le opere che vedete sono fatte da artigiani veri, lo stesso presepe poi è un’installazione che si allarga di anno in anno. Dentro questi corpi c’è creatività e maestria. In questo modo facciamo risaltare eccellenze del nostro territorio che spesso dimentichiamo, quando poi rappresentano una parte rilevante della nostra produzione. Non si tratta solo di opere d’arte, ma anche di lavorazione del ferro. Non parliamo quindi solo di artigianato di qualità, ma anche di servizio ed economia!»
Dopo l’inaugurazione dell’installazione è lo stesso maestro Dalisi ad illustrarmi l’opera nei mini dettagli: «Ciò che mi preme sottolineare è la tecnica di cui mi sono servito per quest’opera. A me piace denominarla “tecnica ultra poverissima” in quanto ho fatto lavorare un povero per oltre dieci anni insieme a me, servendomi dei materiali più poveri.»
«Ho iniziato a fare queste cose più di 30 anni fa – ha continuato l’artista – e ho avuto modo di esporre dappertutto. In questo tipo di installazioni c’è una tenerezza particolare. Tutti vogliono ammirarle perché ne sentono l’autenticità. Ogni anno facciamo qualche corpo in più, facile notare come i re magi siano più veloci e colorati di tutte le altre figure. A mio avviso, però, la Sacra Famiglia, tre volte più povera rispetto alle altre figure, resta ovviamente la più importante.»
Quando chiedo al maestro se sia un caso che l’esposizione sia stata fatta nella Basilica di Santa Chiara mi risponde così: «Questo luogo segna l’inizio del percorso storico della città, siamo nel cuore della città dove è possibile legare tradizione, innovazione e cultura. E’ giusto inoltre utilizzare queste notti d’arte per esaltare condizioni e valori potenziali che ci sono. Queste cose hanno un’ottima risonanza anche fuori: i miei amici di Milano sono sempre incuriositi dai nostri progetti e da tutte le nostre iniziative!»
Ricordiamo che il genio Riccardo Dalisi, nonostante adesso sia un professore di architettura in pensione, continua a prodigarsi soprattutto per i meno fortunati: «Lavoro con i bambini di strada fin dagli anni ’70. In quegli anni diventai designer proprio nel tentativo di creare situazioni produttive per la gente del posto in cui maggiormente lavoravo. Adesso lavoro anche in due carceri: in quello di Nisida dove con i giovani faccio ceramica e poi nel carcere di Bollate (vicino Milano) dove con altri ragazzi lavoriamo il legno.»
«Inoltre, sono sempre impegnato a Scampia con i ragazzini: dai disegni dei bambini – continua Dalisi – ho creato poi dei veri e propri gioielli. Io credo nella funzione salvifica dell’arte ed è per questo che non posso fare a meno di dedicare la mia vita non solo agli elementi più poveri, ma soprattutto agli emarginati che grazie alla creatività e alla fantasia trovano sempre il modo per riscattarsi e cambiare le cose.»
Cerca
-
Articoli recenti
- Recensione film: Oppenheimer di Christopher Nolan
- Intervista a Igina Di Napoli, direttore artistico di Casa del contemporanea
- Intervista a Gennaro Duello, giornalista e scrittore molto apprezzato
- Caserta infinita, il titolo della 51esima edizione di Settembre al Borgo
- Vincenzo Pirozzi si racconta dagli esordi agli impegni contemporanei
Find us on Facebook
-