Icona punk di lunghe generazioni, una vita spericolata e ribelle. Oggi, 21 aprile, Iggy Pop compie 70 anni. Al secolo James Newell Osterberg Jr, l’artista americano si fa conoscere nel 1964 quando entra a far parte degli Iguanas, come batterista. Negli anni seguenti si unisce ai “Prime Movers” blues band di Denver e in seguito, lasciata l’università per andare a Chicago, conosce i musicisti blues Paul Butterfield e Sam Lay.
Ispirato da un concerto dei Doors, forma gli Psychedelic Stooges con Ron Asheton dei Chosen Few, nonché ex “Prime Movers”. Il gruppo debutta ad Ann Arbor nel 1967 durante la notte di Halloween. Lo stesso anno si unisce Dave Alexander al basso, Asheton va alla chitarra mentre Iggy continua a cantare, sviluppando sempre di più le sue doti di vero e proprio showman, mentre il gruppo inizia a farsi chiamare sotto un altro nome: Stooges. In questo periodo (primi anni ’70) attraversa la sua prima crisi a causa di problemi con l’eroina, fortunatamente risolti grazie alle cure dell’amico David Bowie, il quale lo aiuta anche a registrare Iggy and the Stooges, Raw Power a Londra nel 1972. Gli Stooges si sciolgono nel 1974 dopo l’ultima apparizione al Michigan Palace conclusasi con una rissa tra la band e un gruppo di motociclisti del posto. Dopo lo scioglimento del gruppo Iggy attraversa una seconda crisi dalla quale si riprenderà solo nel 1977 sempre grazie a Bowie.
Dopo aver pubblicato i due album del 1977, The Idiot (dal quale si ricordano i pezzi Nightclubbing, usata nel film Trainspotting, Funtime, usata nel film Miriam si sveglia a mezzanotte e China Girl poi ripresa da Bowie per il suo Let’s Dance nel 1983) e Lust for Life (con Some Weird Sin, The Passenger divenuti dei classici), il musicista trascorre gli anni Ottanta e Novanta passando da un genere all’altro, compreso il country ed il blues, con album di poco successo (con poche eccezioni quali Blah-Blah-Blah, con la collaborazione di David Bowie, New Values e American Caesar) e scrivendo pezzi come Cry for Love, e un rifacimento con stravolgimento del testo del classico Louie Louie (in American Caesar). Nel 2003 collabora con varie band, tra le quali i Sum 41 con cui incide il singolo Little Know It All, contenuto anche nell’album Skull Ring. Nel 2008 registra Preliminaires, album dai toni jazz uscito nel 2009.