Dal 10 dicembre arriva sul grande schermo “Leone nel Basilico” (distribuito da Microcinema), il nuovo film diretto da Leone Pompucci con la straordinaria interpretazione dell’attrice Ida Di Benedetto.
«Leone nel basilico è un racconto epico e appassionante, – dichiara il regista, Leone Pompucci – che ci dice che nella vita non è mai troppo tardi. Non è mai toppo tardi per amare per noi viventi, che viviamo in realtà solo per amare.»
Il film smaschera simpaticamente, le verità curiosamente nascoste negli stati d’animo dei protagonisti, a partire dalla protagonista della pellicola Maria Celeste (Ida Di Bendetto), una donna che, dopo un’intera vita dedicata a marito e figlio, riscopre il suo gran bisogno di amare ed essere amata, fino a dar vita ad una buffa e improvvisata fuga, proprio per proteggere l’amore ritrovato.
«Maria Celeste – afferma Ida Di Benedetto parlando del suo personaggio – è una donna che durante tutto il suo percorso umano, man mano, un po’ per volta perde tutto, soprattutto se stessa! Ed è proprio questo il punto in cui la vita imprevedibilmente diventa meravigliosa! Il dono che Maria Celeste riceve si chiama “Leone” un piccolo bambino di dieci mesi e attraverso la vita che nasce Maria Celeste ricrea la sua anima, ruvida e inaridita, scoprendo finalmente che cos’è l’Amore, cos’è il Coraggio ed il vero senso della VITA!»
Leone nel basilico vede al centro della storia Celeste, una donna vedova di circa 60 anni, che vive in una casa di cura. Un giorno, si addormenta nella stazione ferroviaria e viene svegliata da una ragazza che le mette tra le braccia un bimbo e scappa via. Decide di lasciarlo alla Polizia, ma la madre ritorna a riprenderlo e finiscono per trascorrere la mattina insieme, fino a quando Maria non sarà testimone della morte della ragazza. Così, l’orgogliosa Maria Celeste si troverà a dover salvare quel bambino. E salvando quel bambino, salverà se stessa …
Nel cast oltre ad Ida Di Benedetto anche Carla Signoris, Catrinel Marlon, Augusto Fornari, Domenco Diele e con la partecipazione di Mariano Rigillo.