Ogni lunedì su Rai4 i fan de Il Trono di Spade (titolo originale Game of Thrones) potranno rivedere gli episodi dell’ultima stagione di una delle serie più popolari create da David Benioff e D. B. Weiss. Per l’occasione riportiamo qui di seguito una breve intervista realizzata a uno degli attori de Il Trono di Spade, la star britannica Iain Glen, meglio conosciuto come Ser Jorah Mormont. L’attore di recente è stata o Italia, ospite della terza serata del Social World Film Festival di Vico Equense, per ritirare il premio alla carriera.
“Game of Thrones” è una delle serie che ha riscosso notevoli consensi di pubblico e critica. Cosa puoi dirci del tuo personaggio Ser Jorah Mormont della serie “Game of Thrones”. Come hai vissuto questa esperienza?
Quando è uscito “Game of Throne” il genere fantasy nella serialità non andava molto, quindi c’era molta preoccupazione. Il progetto pilota infatti non andò molto bene, poi è stata realizzata la prima stagione ed è andata meglio. Quando mi hanno affidato il ruolo di Ser Jorah Mormont ero contento, ma allo stesso tempo molto preoccupato per l’esito della serie. Oggi posso dire di essere particolarmente contento del mio personaggio e del successo della serie, soprattutto per aver attirato un vasto pubblico, anche quello giovane».
Nel 2002 ha preso parte del film diretto da Roberto Faenza “Prendimi l’anima (The Soul Keeper)” e nel 2009 sempre per lo stesso regista è ritornato in Italia nel cast de “Il caso dell’infedele Klara”. Che cosa ricorda delle due esperienze?
«”Prendimi l’anima” era un film più leggero in cui interpretavo uno psicanalista e ho dei ricordi molto piacevoli. È stato un bel periodo della mia vita. Dopo qualche anno Roberto Faenza mi ha chiesto di tornare nuovamente in Italia per il film “Il caso dell’infedele Klara”. Anche di questo lavoro conservo un bel ricordo, in particolar modo per la qualità del film curata nei minimi particolare sia per quanto la regia, sia per la fotografia, ma anche i costumi, insomma tutte le sfaccettature del progetto mi convincevano. Mi ritengo molto fortunato perché ho avuto la possibilità di lavorare in Italia, ma soprattutto di recitare in inglese ed essere doppiato in seguito in italiano. Un’opportunità che difficilmente viene data agli attori italiani che lavorano all’estero. Quindi non posso che ritenermi molto fortunato.
Di recente ha interpretato il ruolo del supereroe Batman nella serie DC “Titans”. Cosa ha significato per lei?
«È stato molto divertente entrare nei panni di Batman. Inizialmente ero un po’ preoccupato, entrando in una squadra già formata, ma alla fine mi sono ricreduto perché si è creato da subito un buon rapporto. Inoltre mi è piaciuto molto vedermi nei panni di un supereroe come Batman».