La Serie A ha un nuovo re: si chiama Gonzalo Higuain. L’attaccante azzurro ha, infatti, superato Nordahl nella speciale classifica del miglior capocannoniere in una singola stagione, di cui lo svedese deteneva il primato da ben 66 anni, realizzando 36 gol in 35 partite: numeri da capogiro. All’argentino servivano 3 gol contro il Frosinone per superare l’ex pluri capocannoniere del Milan, un’impresa che si è tramutata in favola: l’attaccante del Napoli, infatti, riesce a siglare una doppietta che gli permette di raggiungere il tanto ambito record, ma al 71” decide di entrare definitivamente nella storia con uno dei gol più belli mai segnati in Serie A: stop di petto e rovesciata dai venti metri che beffa il portiere con una traiettoria a scendere. Neanche il più romantico degli sceneggiatori avrebbe scelto un finale del genere per una stagione giocata a livelli stratosferici e che ha contribuito al raggiungimento del secondo posto per i partenopei, garantendogli l’accesso diretto alla Champions.
Quello appena trascorso, comunque, è stato uno dei campionati più avvincenti e competitivi degli ultimi anni, e lo si evince, innanzitutto, dai numeri: mai una squadra è arrivata terza con 80 punti (Roma) e difficilmente si è retrocessi con 38 (Carpi), segno che il livello generale si è sensibilmente alzato e, soprattutto, è diminuito il gap tra le big e le piccole. Chi continua a soffrire, in ogni caso, è il calcio ”milanese”: il Milan esce da questo campionato con le ossa rotte, dopo una stagione travagliata in cui le uniche speranze sono, ormai, riposte nella finale di Coppa Italia, da giocarsi contro i penta-campioni d’Italia della Juve, che garantirebbe l’accesso in Europa League, a discapito dello straordinario Sassuolo, arrivato sesto, davanti ai rossoneri. L’Inter, dal canto suo, con il quarto posto ha guadagnato l’accesso diretto alla seconda competizione europea : un traguardo che, vista la partenza sprint e la rosa dei nerazzurri, non ha soddisfatto tifosi e Società.
Saluta, infine, la Serie A il Carpi che, dopo un’eroica vittoria contro l’Udinese, non riesce a superare il Palermo, vittorioso contro il già retrocesso Verona. La squadra di Castori ha disputato un campionato al di sopra delle aspettative, totalizzando ben 38 punti, uno in meno della quartultima. Che sia, dunque, un arrivederci e non un addio.