Strepitoso successo, anche quest’anno del Neapolis Festival, gli organizzatori hanno puntato giusto e hanno vinto. A manifestazione conclusa, si può ben dire, che essa è stata valida, sia dal punto di vista musicale sia da quello spettacolare. Migliaia di giovani hanno assistito con interesse ed entusiasmo alle due giornate di musica con le star di oggi e i giovani esordienti che la manifestazione lancia. Gli artisti che si sono alternati hanno dimostrato di avere veramente qualcosa di nuovo da dire.
Nella seconda serata conclusiva, abbiamo ascoltato il cantautore casertano Liprando, i 2TooDrums (Leo Martera & Matteo Zarcone), gli svedesi I Used To Be a Sparrow. I Fitness Forever voluti fortemente dagli stessi Kings al Neapolis, con la loro musica tra sigle di cartoni animati e telefilm anni 70, la marchigiana Beatrice Antolini, poco apprezzata dal pubblico napoletano e, infine, loro, i Kings Of Convenience, dopo nove anni, sono ritornati a suonare a Napoli, in questa calda afosa notte estiva.
All’apparenza sembrano due ragazzi anonimi provenienti dalla Norvegia, Eirik Glambek Bøe (il bruno) e Erlend Øye (il biondo), ma insieme sono i Kings Of Convenience e, probabilmente, suonano le più belle canzoni che la Scandinavia ha prodotto negli ultimi anni.
Giunti sul palco del Neapolis suonano prima come un semplice duo, con la propria chitarra tra le braccia, ascoltando così, My Ship Isn’t Pretty, canzone di incantevole bellezza. Il pubblico gode dell’onnipresente silenzio, sorseggiando dolcemente un drink, rispetto agli artisti folk e ai cantautori, mentre i Kings of Convenience rinforzano le loro chitarre acustiche raccogliendo e strofinando il suono molto di più, e con le voci ancora più affinate.
Cayman Islands, Failure e Homesick sembrano scritte per una serata al mare tutti intorno al falò, suoni dolci, morbidi e delicati, poi, guadagnano il palco gli altri musicisti, due italiani e un norvegese, chitarra elettrica, batteria e basso, si inizia così gioiosamente a battere il ritmo e le gambe, esattamente come si desidera che sia un concerto. Durante l’esibizione, all’improvviso da dietro al palco in fondo si sentono dei fuochi d’artificio, così Erlend, ferma la musica e fa abbassare le luci, e tutti a guardare i fuochi. “Sicuramente sarà un compleanno”, dice Erlend, ed inizia a cantare “Tanti auguri a te”. Praticamente si può dire che lui è un ottimo animatore di feste.
Erlend parla molto e, a sorpresa in italiano, infatti, sta studiando la lingua italiana e, da qualche anno frequenta Siracusa, dove poi, ha dichiarato che vorrebbe viverci insieme a sua mamma. Dal loro amore per l’Italia hanno cantato e suonato, Una ragazza in due dei Giganti, il cui video è stato girato in piazza del Duomo a Siracusa. Invece, proprio il giorno 26 luglio, è uscito su iTunes il primo singolo tutto italiano di Erlend Øye, La Prima Estate.
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