Lo scorso 15 gennaio è andata in scena, al Teatro Mercadante di Napoli, la prima de “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello con la regia di Gabriele Lavia. Il regista si è trovato di fronte a quello che forse è il più astratto e metafisico testo, per altro incompiuto, di Pirandello, ma è riuscito a portarlo in scena in maniera eccellente.
In scena, insieme a Lavia, gli attori: Federica Di Martino, Clemente Pernarella, Giovanna Guida, Mauro Mandolini, Lorenzo Terenzi, Gianni De Lellis, Federico Le Pera, Luca Massaro, Matilde Piana, Ludovica Apollonj Ghetti, Michele Demaria, Simone Toni, Marìka Pugliatti, Beatrice Ceccherini, Luca Pedron, Laura Pinato, Francesco Grossi, Davide Diamanti, Debora Rita Iannotta, Sara Pallini, Roberta Catanese ed Eleonora Tiberia. Uno degli spettacoli prodotti più ricchi e costosi degli ultimi anni, con una scenografia colossale di Alessandro Camera, che occupa tutto il palcoscenico in larghezza e altezza, i prestigiosi costumi di Andrea Viotti, le maschere di Elena Bianchini, le luci di Michelangelo Vitullo e le musiche di Antonio di Pofi.
Nel testo si riannodano tutti i temi e i motivi speculativi che sono propri del mondo dell’autore. La trama è semplice, ma cela grandi riflessioni sul teatro e sul mestiere dei “teatranti”: Lavia veste i panni di Cotrone, uno strano mago che offre rifugio ad una stravagante compagnia di teatranti diretta dalla Contessa Ilse. L’ambientazione è una strana villa animata da singolari prodigi: tutto può realizzarsi in questa particolare dimora, basta solo avere l’energia di un’innocente convinzione, come solo nei sogni accade, per vedere realizzato tutto l’infinito che è negli uomini. Il testo di Pirandello che non finisce, non dà risposte: restano l’ottimismo della volontà e un gigantesco punto interrogativo che lascia il pubblico con il fiato sospeso fino alla chiusura del sipario.
Il clima che ha accolto lo spettatore è stato quello di una straordinaria ed ineffabile bellezza. La fisicità l’ha fatta da padrone nello spettacolo di Lavia: le coreografie e la gestualità di tutti gli attori sono stati i principali motivi di fascino tra il pubblico. Infatti Lavia e la sua compagnia sono stati applauditi con calore; il pubblico è uscito dalla sala entusiasta e allo stesso tempo curioso di sapere come sarebbe potuta finire davvero l’opera, se solo Pirandello avesse potuto scrivere la fine.
Lo spettacolo sarà ancora in scena fino al 26 gennaio: il 17, il 21 e il 24 gennaio alle ore 21:00; il 16, il 22 e il 23 alle ore 17:00; mentre il 18 e il 25 alle ore 19:00 e infine il 19 e il 26 alle ore 18:00. Il costo del biglietto è tra i 12 e i 30 euro, per ulteriori informazioni è possibile contattare il Teatro al numero 0815510336.