Un’edizione unica e indimenticabile quella della 65esima edizione dei David di Donatello, che ha visto trionfare “Il Traditore” di Marco Bellocchio, premiato non solo come miglior film, ma anche come miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio, miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino e miglior attore non protagonista Luigi Lo Cascio.
La cerimonia dei David 2020 è cominciata con il saluto del Presidente Sergio Mattarella che quest’anno ha dovuto salutare i candidati per lettera ricordando le difficoltà del settore in questo periodo così delicato. Un’edizione dedicata «alle oltre 200.000 persone che lavorano nel mondo del cinema, alle associazioni e a quegli schermi ora spenti ma che presto si riaccenderanno. Il cinema come arte del sogno si realizza concretamente grazie a tanti professionisti che hanno un compito arduo: sviluppare la cultura e tutelare il nostro patrimonio» .
La prima statuetta per miglior attrice non protagonista viene assegnata a Valeria Golino per “5 è il numero perfetto” di Igort. Le altre candidate erano Anna Ferzetti per “Domani è un altro giorno”, Tania Garribba per “Il primo re”, Maria Amato per “Il traditore” e Alida Baldari Calabria per “Pinocchio” che sono intervenute tutte collegate da casa. Sempre da casa, i cinque candidati a miglior attore protagonista erano: Toni Servillo per “5 è il numero perfetto”, Alessandro Borghi per “Il primo re”, Francesco Di Leva per “Il sindaco del rione Sanità”, Pierfrancesco Favino per “Il traditore” e Luca Marinelli per “Martin Eden”. La statuetta è andata a Pierfrancesco Favino per la sua interpretazione di Buscetta e ha dedicato il premio alla mamma, Stella Favino.
La cinquina di attori in attesa del premio per il miglior attore non protagonista era formata da Carlo Buccirosso per “5 è il numero perfetto”, Stefano Accorsi per “Il campione”, Luigi Lo Cascio per “Il traditore”, Fabrizio Ferracane per “Il traditore” e Roberto Benigni per “Pinocchio”. La statuetta però è andata a Luigi Lo Cascio che è stato raggiunto dai suoi bambini in diretta per un abbraccio «questo non sarebbe stato possibile normalmente… Avevo vinto un David 20 anni fa per “I cento passi” ma allora ero incosciente, oggi sono riconoscente e confuso» ha detto l’attore. Ben sei le attrici candidate come miglior attrice protagonista: Valeria Bruni Tedeschi per “I villeggianti”, Jasmine Trinca per “La dea fortuna”, Isabella Ragonese per “Mio fratello rincorre i dinosauri”, Linda Caridi per “Ricordi?”, Lunetta Savino per “Rosa” e Valeria Golino per “Tutto il mio folle amore”. Il David è andato a Jasmine Trinca ed è stata premiata anche la musica di “La dea fortuna” con la canzone di Diodato “Che vita meravigliosa”.
La miglior fotografia è stata attribuita a Daniele Ciprì per il lavoro su “Il primo re” di Matteo Rovere che racconta la fondazione di Roma e la lotta fratricida tra Romolo e Remo, premiato anche per miglior produzione e per il miglior suono. Il David per la miglior sceneggiatura invece è andato a “Il traditore” di Marco Bellocchio. Cinque premi per la favola di Matteo Garrone “Pinocchio”: miglior scenografia per Dimitri Capuani, il miglior trucco a Dalia Colli e Mark Coulier ; ma anche Massimo Cantini Parrini per i migliori costumi, Francesco Pegoretti per le acconciature e infine migliori effetti speciali a Theo Demeris e Rodolfo Migliari. L’Orchestra di Piazza Vittorio è il vincitore del David per il miglior musicista, per la colonna sonora de “Il Flauto Magico” di Piazza Vittorio di Gianfranco Cabiddu, mentre la miglior sceneggiatura non originale è andata a Maurizio Brauci e Pietro Marcello per “Martin Eden”; infine “Selfie” di Agostino Ferrente ha vinto il premio come miglior documentario
Il David per la miglior regia è andato a Marco Bellocchio per “Il traditore” che ha dedicato un pensiero «al cinema italiano che ora è così in grande difficoltà auguro che si possa ricominciare a lavorare». Francesca Calvelli è stata premiata per il miglior montaggio, mentre il David per il miglior regista di opera prima è andato a Phaim Bhuiyan per “Bangla” che ha dedicato il premio a «tutti i ragazzi di seconda generazione che con tanti sacrifici ce la stanno facendo. Grazie all’Italia che ci ha dato tanto».
Il cinema italiano con questa festa dei David di Donatello ha voluto dimostrare che è vivo e forte, nonostante si svolga in modo inedito e virtuale. Proprio oggi che sembra aprirsi un piccolo spiraglio per un’estate di cinema, musica e spettacoli la serata è allo stesso tempo un omaggio al cinema di ieri con il David speciale alla carriera alla quasi centenaria Franca Valeri, icona dello spettacolo e della cultura italiana.