«La libertà non è star sopra un albero, non è anche il volo di un moscone. La libertà non è uno spazio libero : libertà è partecipazione!». Giorgio Gaber
Il Teatro Diana, inaugurato il 16 marzo del 1933 dal re Umberto di Savoia, compie quest’anno 90 anni di attività. E per festeggiare degnamente questo traguardo, si è tenuta ieri sera una serata dedicata a Giorgio Gaber dal titolo Se fossi Gaber, con la partecipazione di Maurizio de Giovanni. La serata è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber che quest’anno celebra i 20 anni della sua scomparsa.
Il grande scrittore napoletano ha recitato alcuni monologhi famosissimi del compianto cantautore milanese tra i quali ricordiamo: La paura, Sogno in due tempi, Lettera al signor giudice, Lo stadio, Il commiato del signor Augusto, Sogno di Gesù. Inoltre sono stati rivisti alcuni filmati di Gaber cantante: Come è bella la città, Shampoo, Ma tu vulive ‘a pizza,La libertà e il famoso duetto con Mina sulle note di Barbera e champagne, Trani a gogò, Il suo nome era Cerutti Gino, il Riccardo tratto dalla trasmissione Teatro 10.
Molti si sono chiesti: perché proprio Giorgio Gaber? Semplice. Perché l’autore di Porta Romana amava Napoli e ha tenuto numerosi spettacoli al Teatro Diana sempre apprezzati da pubblico e critica.
Numerosi gli ospiti che hanno partecipato alla serata da Sal Da Vinci a Giacomo Rizzo, da Riccardo Polizzy Carbonelli a Monica Sarnelli. Presenti anche l’ex sindaco di Napoli Bassolino e la presidente della V Municipalità Arenella-Vomero : Clementina Cozzolino.
Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha consegnato a Lucio Mirra una targa offerta dal Comune di Napoli in segno di riconoscenza per tutto quello che il Teatro Diana ha fatto in questi anni per la cultura cinematografica e teatrale.
In questa occasione è stato possibile visitare la Mostra permanente “90 anni di un Teatro chiamato Diana” che ripercorre la storia della gloriosa Sala vomerese. L’esposizione è dedicata a Mariolina Mirra- De Gaudio ed è stata realizzata da Claudia Mirra , dal giornalista Nicola Miletti ed un gruppo di giovani universitari coordinati da Laura Bertoni. La Mostra sarà poi esposta dal prossimo 22 marzo nelle sale del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Il Teatro Diana nella sua lunga attività è stato testimone di eventi che hanno cambiato la storia dello spettacolo italiano. Ad esempio la separazione definitiva nel 1944 dei fratelli Peppino ed Eduardo De Filippo, la presentazione della celeberrima canzone Malafemmina di Totò, la notizia della morte di Eduardo appresa da suo figlio Luca durante la rappresentazione della commedia Chi è cchiù felice ‘e me, l’ultimo spettacolo di Marcello Mastroianni dal titolo Le ultime lune, il Nobel per la letteratura Dario Fo presentare Il diavolo con le zinne.
Molti i cimeli conservati con cura dalla famiglia Mirra-De Gaudio e ancora copioni, locandine, bozzetti, foto d’epoca che testimoniano più di ogni altra cosa l’attività del Teatro Diana che nel corso degli anni ha meritato numerosi Biglietti d’oro.
Noi di Mydreams siamo consapevoli che la longevità del Teatro Diana sia stata resa possibile dalla competenza e dall’abnegazione al lavoro di tutta la famiglia Mirra-De Gaudio.
A noi spettatori il compito di sostenere concretamente il Teatro Diana educando anche le giovani generazioni ad amare il teatro perché, come diceva il grande Eduardo: «Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita».