Sonorità che spaziano tra Pop Rock, Ska, Reggae ed eleganti ballate, le canzoni di Fabio Cardullo sono come “pillole indorate che smascherano con eleganza e musicalità luoghi comuni ed ipocrisie”. La sua è una musica d’autore che vuole essere scomoda, controcorrente e creativa con un arrangiamento pop di facile ascolto che supporta un testo critico ed impegnativo.
Il suo stile pungente ma scorrevole, narra ed espone tematiche sociali e sentimentali profonde, attraverso simpatiche composizioni. Nel suo ultimo lavoro, il videoclip “Hey Papa”, il cantautore vicenino propone in modo ironico un dialogo tra un uomo comune e il Papa. Domande e risposte di un colloquio improbabile costruito su di un linguaggio semplice.
“Hey Papa” è stato realizzato utilizzando un semplice palcoscenico con pochi elementi simbolici che non hanno assolutamente nessuna intenzione esoterica con elementi di scena che includono una piramide erbosa, rappresentante il potere della natura: un comune bicchiere di plastica con la scritta a pennarello ‘sacro graal’ e il bastone papale che si trasforma in un punto di domanda dorato.
L’artista è affiancato da Patricia e Alessandra del duo “The Dolls Models”. Le riprese esterne sono state effettuate presso un enorme chiesa incompiuta alle pendici dei colli Berici in provincia di Vicenza.
L’artista dichiara di rivolgersi al Papa nello stesso modo in cui si rivolgerebbe ad un amico del quale non condivide le scelte, punzecchiandolo e scherzandoci su. Confessa di non praticare nessuna religione in particolare, ma di condividerne gli insegnamenti se trova che possano essere utili.
«Vorrei che noi tutti iniziassimo col venerare e rispettare la prima divinità concreta che abbiamo di veramente in comune, ossia il pianeta Terra e poi tutto il resto» – afferma il cantautore concludendo con un ulteriore osservazione – «Non vedo cosa ci sia di tanto scandaloso in questo brano che si avvale unicamente di elementi reali…se vi riferite alla frase “pistola buttati dalla finestra che ti prendo io e anche se mi sbaglio ti prenderà Dio” è lo stesso modo in cui mi rivolgerei ad un amico sbeffeggiandolo delle sue scelte pur di farlo riflettere».
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