Capelli rosso fuoco, occhi verdi e una passione per il canto. Parliamo di Greta Manuzi, la ventunenne originaria di Longiano (Forlì-Cesena) arrivata seconda classificata, dietro il rapper Moreno, alla 12esima edizione di Amici. Greta, partita quasi in sordina in questa edizione del noto talent show di canale 5, si definisce una leader, a volte troppo chiacchierona ed impulsiva. “Solo Rumore” (Carosello Records) segna l’esordio discografico della cantante e contiene 6 brani inediti, quasi tutti scritti da Roberto Casalino: il primo singolo in radio “Solo Rumore”,“Bussi alla mia porta”,“Giornata grigia”, “L’estate”, “Per dirti soltanto” e “Dimmi che mi ami”.
Se dicessi la parola Amici qual è il primo ricordo che ti affiora alla mente?
«Famiglia, quello che eravamo noi, la mia squadra, Emma, Maria, gli autori, tutti loro. L’atmosfera di serenità e amicizia che regnava in studio. Il rapporto splendido che è nato tra tutti noi.»
La tua sfida con Moreno, quella tipica dei gran finali, come l’hai vissuta? Che ricordo hai?
«La finale non la vedevo come una battaglia. Perché credo che essere arrivati tutti e quattro in finale, significava aver già vinto. Eravamo quattro elementi totalmente diversi l’uno dall’altro, ed ognuno, visti i risultati, aveva già vinto nella sua categoria. Quindi non era nemmeno il caso di dire che vinca il migliore, chi se lo merita o chi piace di più. Alla fine l’unica differenza che c’era erano i 150mila euro in palio per la vittoria finale. L’avventura di Amici l’ho vissuta come se avessi frequentato una scuola. Mi sono divertita ed è stata una bellissima esperienza. Credo che il percorso artistico di ognuno di noi inizi adesso, perché il vero lavoro è fuori.»
Emma è stata il tuo coach, come era il tuo rapporto con lei?
«Emma per me è stata un grande coach e allo stesso tempo una grande amica. Quando c’era da lavorare si lavorava, ma soprattutto quando c’era tensione o si viveva un momento di sconforto, lei c’era sempre. Nei momenti di felicità aveva sempre la battuta pronta.»
Prima di “Amici” avevi già partecipato ai casting di “X Factor”, sei la prova che chi la dura la vince…
«Avevo provato nel 2010 a partecipare a “X Factor”, ma non è andata come speravo, anche se ho ricevuto critiche costruttive che mi hanno spinto a non arrendermi e andare avanti. Ho continuato a cantare con il mio gruppo, ma non era mia intenzione riprovarci con un talent. Come succede nei film, però, ho accompagnato una mia amica cantante ai casting di “Amici”, ci siamo sottoposte entrambe, ma alla fine solo per me è andata bene.»
Ad Amici hai duettato con diversi artisti nazionali ed internazionali. Quali di queste collaborazioni ricordi particolarmente?
«Francesco Renga, Gianna Nannini, Ronan Keating, Alessandra Amoroso: a livello emotivo non ho riscontrato alcuna differenza tra italiani e stranieri, tutti mi hanno trasmesso una forte adrenalina. Anche se il duetto che mi ha colpito di più è stato quello con gli Skunk Anansie.»
Amici ti ha aperto le porte al mondo della musica dei grandi. Il tuo percorso musicale inizia adesso. Cosa sogni per il tuo futuro?
«Il mio obiettivo più grande è sicuramente quello di affermarmi in questo campo, cantare davanti ad un grande pubblico. Riuscire a riempire gli stadi, i palasport e magari un giorno cantare in coppia con il grande Vasco.»
Di recente sei stata impegnata in giro per gli store d’Italia a promuovere il tuo primo lavoro discografico. Com’è andata?
«In tutte le città sono stata accolta da un caloroso pubblico. L’emozione è stata grandissima, inspiegabile. Essendo un tipo emotivo questo tour è stato contrassegnato da un turbine di sensazioni, tra lacrime, gioia e stupore. Sono contenta poiché mi accorgo che c’è gente che mi segue, mi vuole bene e apprezza la mia musica.»
Dei brani presenti in “Solo Rumore”, ce n’è qualcuno che ti rappresenta di più?
«Vorrei precisare che tutti i brani, tranne “L’estate”, sono stati scritti da Roberto Casalino che, a mio avviso, e non solo, è un grandissimo autore. Forse quello cui sono più legata, però è “L’estate”, brano che ho scritto con la mia band prima ancora di entrare ad Amici. Ogni traccia di questo lavoro discografico mi descrive sia per le mie esperienze, che per il mio modo di pensare. “Solo Rumore” lo sento cucito addosso, come un abito su misura.»