Per fortuna esistono donne capaci di dare voce all’arte; è morta da dieci anni ma Graziella Lonardi Buontempo, mecenate napoletana, collezionista ed amante dell’arte contemporanea, rivive nella memoria collettiva grazie al documentario “Donna di Quadri”, (splendido ed evocativo titolo!) una produzione Clemart realizzata da 3D produzioni in collaborazione con Sky Arte scritto da Graziamaria Dragani e Fabrizio Corallo con la voce narrante di Iaia Forte, musiche originali di Pasquale Catalano per la regia di Gabriele Raimondi. La giusta visibilità per una donna motore di eventi, incontri e collaborazioni che hanno mutato i percorsi artistici di molti.
Il cortometraggio è stato presentato alla Festa del cinema di Roma ed andrà in onda su Sky arte domenica 1 novembre alle 21,15.
“Donna di Quadri” racconta l’avventura di una donna ideatrice e protagonista di una metamorfosi estetica e sociale. Graziella Lonardi porta l’arte nel parcheggio sotterraneo di Villa Borghese Roma, realizzando “Contemporanea”, una mostra che nel 1973 rivoluzionerà per sempre la percezione e la diffusione dell’arte contemporanea in Italia.
«Il documentario su Graziella Buontempo – dice nelle sue note di regia Raimondi – è un racconto corale, fatto dagli amici – spesso celebri – che l’hanno accompagnata nella sua storia. Diva e anti-diva, i materiali d’archivio ce la mostrano senza poterla svelare del tutto. Le fotografie, le locandine delle mostre, le interviste di repertorio, in gran parte raccolti dal ricco archivio degli Incontri Internazionali d’Arte, ora conservato al MAXXI, insieme ai filmati Rai e Luce – permettono di ricostruire l’atmosfera perduta di quella stagione artistica spesso, per natura, effimera. Arte povera, concettuale, performance: la storia di Graziella Buontempo è la storia artistica della Roma degli anni ’70, con le grandi mostre, popolari e sperimentali ad un tempo; e degli amici: Warhol, Beuys e tutta l’avanguardia italiana. Le pagine del secolo scorso – Graziella è nata nel 1928 – scorrono più dolci se le attraversiamo seguendo lei, che le ha percorse con amore e cultura. Anche superando le difficoltà della vita nel dopoguerra e dei dolori che ha affrontato. Graziella era venuta dal mare, da Napoli e lì alla fine è ritornata».
Decine di testimonianze raccontano la donna Lonardi Buontempo, sullo schermo si susseguono le testimonianze di Achille Bonito Oliva, Daniel Buren, passando per Luigi Ontani, Lina Wertmuller, Liliana Cavani, Cecilia Casorati, Giuliana Gargiulo, Roberto Capucci e Raffaele La Capria.
Graziella Lonardi Buontempo, una mecenate che ha cambiato la storia… dell’arte.