Grande successo di pubblico al Teatro Augusteo di Napoli con Enzo Gragnaniello e i Solis String Quartet per la presentazione del nuovo progetto “In viaggio coi poeti”. Del nuovo disco fanno parte canzoni, reinterpretate da Enzo Gragnaniello, dei grandi poeti del Rock da Piazzolla a Jacques Brel, a Tom Waits, a Chico Buarque, a Leonard Cohen. Nel suo libro sulla Canzone Napoletana del 1998 “Napoli parole e poesie” il paroliere Salvatore Palomba definì il nostro cantautore napoletano “l’ultimo dei poeti contemporanei”. Gragnaniello è un artista eclettico, al di fuori di ogni speculativa logica commerciale, che parla di emozioni eterne e assolute che non hanno tempo, dal momento che la sua musica viscerale nasce dall’anima, dal profondo, con uno sguardo che va oltre il visibile, facendoci volare alto. Nella sua lunga carriera ha al suo attivo circa 18 album e collaborazioni con artisti del calibro di Bocelli (O’ mare e tu), Mia Martini (Cu’ mmè), Roberto Murolo, Geraldina Trovato (Il sole dentro) e altri. Un plauso va anche ai Solis String Quartet, il quartetto d’archi composto da Vincenzo di Donna al violino, Antonio di Francia al violoncello, Gerardo Morrone alla viola, Luigi di Maio al violino. Il gruppo, molto apprezzato nel panorama artistico nazionale ed internazionale, si è formato nel 1991, e nel corso della loro carriera hanno raccolto diversi consensi di pubblico e critica, pubblicando bel 4 album e collaborando con diversi artisti del calibro di Bennato, Elisa, Nannini, Noa, Carlo Fava, Negramaro, Mengoni, Finardi, Baglioni, Nava, Peppe Servillo e tanti altri. Il programma della serata ha preso il via con la suggestiva “To be by your side (Domani volerò) di Nick Cave, seguito dalla magica “Dance me to the end of love” (Balliamo alla fine dell’amore) di Leonard Cohen. Poi la sentita interpretazione del capolavoro blues dei “Doors” “Anime in tempesta (Riders on the storm) e le appassionate note di “La canzone dei vecchi amanti”di Jacques Brel. Gragnaniello ha dato conferma del suo incondizionato amore per il Sud “che gli scorre nelle vene” attraverso le parole di “Torno al Sud”di Astor Piazzolla. La canzone folk cilena “Grazie alla vita” diventata famosa grazie a Violeta Parra è un omaggio al valore incommensurabile e prezioso della Vita. I Solis String Quartet hanno infiammato gli animi della platea interpretando tre brani: “Oblivion” di Astor Piazzolla, “Minuano”di Pat Metheny e “Mozartango” di Di Francia, Morrone, Di Donna, De Maio. Gragnaniello ha poi interpretato alcuni dei suoi brani più conosciuti: “Senza voce”, “L’erba cattiva”, “Cù mmè”,”Vaseme”,”Passione”, “O’ mare e tu”. L a serata è proseguita con un omaggio a Chico Buarque con “Oh che sarà e con la ballata del 1972 di Lou Reed “Un giorno Perfetto”. “Biciclette rotte” di Tom Waits e la celeberrima “Il suono del silenzio”(colonna sonora del film –Il Laureato-) di Simon e Garfunkel hanno chiuso la serata.
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