Si apre con il monologo di Stefano Bartezzaghi declamato dall’attrice Paola Cortellesi la trentaduesima edizione del Premio Elsa Morante; la platea dell’Auditorium della Rai, composta in prevalenza da ragazzi che sono anche la giuria popolare del premio, ascolta in religioso silenzio le prime parole della fantastica attrice, poi la sua forza magnetica e la sua ironia coinvolgono tutti: “Ho qui un piccolo elenco di parole preziose. È impressionante vedere come nella nostra lingua, alcuni termini che hanno il loro legittimo significato, alcuni termini, declinati al femminile, assumono immediatamente un altro senso. Diventano un luogo comune un po’ equivoco, che poi, a guardar bene è sempre lo stesso”. Sì è vero queste parole sono la dimostrazione che la lingua italiana nasconde in sé il germe del maschilismo ma bisogna rispondere con la forza dell’amore.
Ed è proprio l’amore il tema centrale di questa edizione del premio come ha spiegato Dacia Maraini che si è mostrata particolarmente contenta per la massiccia presenza di ragazzi “Sono sicura che Elsa sarebbe contenta perché lei amava i ragazzi”.
Molti i punti di forza questo evento: una scelta sempre giusta di quelli che sono i vincitori (dai quali poi la giuria popolare, composta quest’anno da 1328 ragazzi provenienti da 16 istituti scolastici campani e dal gruppo di lettura del carcere minorile di Nisida, sceglie il super vincitore); il carisma dei premiati, l’ottima organizzazione, la capacità d’infondere nei ragazzi della giuria l’amore per la lettura, per la cultura e d il coraggio di continuare a credere nel valore dei libri e della lettura.
Così sul placo si sono avvicendati, dopo i saluti di Francesco Pinto, responsabile Centro di produzione Rai di Napoli e di Tjuna Notarbartolo, direttrice e motore del Premio, gli autori dei tre libri vincitori: Paolo Calabresi e Paola Cortellesi per “Every child is my child: storie vere e magiche di piccola, grande felicità” di Aa.Vv., edito da Salani, in cui 33 protagonisti del mondo dello spettacolo narrano storie che parlano d’infanzia e felicità. I proventi del libro sono devoluti per la ricostruzione di una scuola al confine con la Siria; Catena Fiorello per il suo romanzo d’esordio “Picciridda” edito da Giunti. E` la storia di Lucia, figlia di emigrati che vive con la nonna, burbera e austera in una Sicilia dei primi anni sessanta. L’autrice, attraverso la voce di una bambina, parla con intelligenza e passione della Sicilia e della sua gente; Aldo Cazzullo per “Metti via quel cellulare” libro scritto con Rossana e Francesco Maletto Cazzullo, edito da Mondadori, un vivace dialogo del giornalista con i suoi due figli sul rapporto con il cellulare, il web e il nuovo mondo virtuale. L’entusiasmo con cui i giovani hanno risposto alla “chiamata alle armi” è stato incredibile; veri e propri boati hanno accompagnato le letture dei loro commenti alle opere finaliste, sembra quasi di volere rompere l’incanto di un momento in cui i giovani hanno espresso in maniera sana la loro vitalità, ma alla fine il super vincitore è “Every child is my child: storie vere e magiche di piccola, grande felicità” di Aa.Vv.. “questo libro – dice Calabresi – nasce dall’indignazione di Anna Foglietta che all’indomani del più terribile attacco, quello del 4 aprile, in Siria, che ha massacrato per lo più bambini, ha deciso di fare qualcosa ed ha coinvolto anche noi. In un primo momento, non sapendo neanche noi come muoverci, abbiamo fatto delle cene raccolta fondi poi ci siamo organizzati per realizzare questo libro in cui ognuno di noi ha dovuto scrivere qualche episodio felice della propria vita”. “Forse la chiave – aggiunge la Cortellesi – per leggere il successo di questa operazione è la spinta che ci ha mosso per cercare di rendere felici quei bambini che, come vediamo nei filmati che le associazioni di facciamo parte ci mandano, sono felici di potere andare a scuola e cercare di fare una vita normale”.
La giuria tecnica del Premio Elsa Morante Ragazzi è presieduta da Dacia Maraini ed è composta da Silvia Calandrelli (Direttore Rai Cultura), Francesco Cevasco (Corriere della Sera), Vincenzo Colimoro (giornalista), Roberto Faenza (regista), David Morante (diplomatico e nipote di Elsa Morante), Paolo Ruffini (giornalista, Direttore di Tv 2000), Maurizio Costanzo (giornalista, autore televisivo), Monica Maggioni (Presidente della Rai), Gianna Nannini (cantautrice, musicista), Tjuna Notarbartolo (scrittrice, giornalista, Direttore del Morante), Teresa Triscari (diplomazia culturale Ministero degli Affari Esteri, critico letterario).
i vincitori delle altre sezioni del Morante sono stati : Luciano Stella che vince il Premio Elsa Morante Cinema per aver prodotto il film d’animazione “La Gatta Cenerentola”; i Foja, band napoletana composta da Dario Sansone, Giovanni Schiattarella, Ennio Frongillo, Giuliano Falcone, Luigi Scialdone che hanno ricevuto il Premio Elsa Morante Musica per il brano “A chi appartieni”, colonna sonora della stessa Gatta Cenerentola; David Gramiccioli premiato con il Premio Elsa Morante Teatro “Dar voce a Elsa Morante”. L’attore ha interpretato un passo di un’opera di Elsa Morante, l’Addio de “Il mondo salvato dai ragazzini”, di cui ricorre il cinquantennale della pubblicazione.
Il premio Morantiano 2018, cioè l’autore che si è occupato di Elsa Morante, è andato al celebre scrittore e critico francese René De Ceccatty, che ha firmato una poderosa biografia su “Elsa Morante”. A consegnargli il premio è stato Jean-Paul Seytre, console di Francia e direttore dell’Istituto Grenoble. Per la sezione “Nisida-Roberto Dinacci” è andato a Gianluca Guida, direttore dell’IPM, per il lavoro culturale fatto nell’arco degli ultimi dieci anni, con la pubblicazione di un libro all’anno.
Infine, Premio Elsa Morante 2018 per la Saggistica è andato a Gabriella Turnaturi per il libro “Non resta che l’amore” pubblicato da Il Mulino, un saggio agile, brioso, necessario, sul sentimento più semplice e complesso del mondo.
Il Premio Elsa Morante, testata dell’Associazione Culturale Premio Elsa Morante onlus, è coordinato da Iki Notarbartolo, e Gilda Notarbartolo ne dirige la comunicazione, ed è realizzato insieme ad un Comitato Organizzatore presieduto da Antonio Parlati, vicedirettore del Centro Produzione Rai di Napoli diretto da Francesco Pinto. La grafica del premio è realizzata da Giulia Giannini per officine arti grafiche Giannini.
La manifestazione culturale è patrocinata dalla Rai, ha la media partnership di Rai Cultura e la collaborazione della sede Rai di Napoli.