Dopo il debutto la scorsa estate al Napoli Teatro Festival e lo straordinario successo al Teatro Quirino di Roma (con 8 mila presenze in 12 repliche) “Il silenzio grande” approda al Teatro Diana di Napoli – suo teatro di produzione – dove a pochi giorni dalla prima, il botteghino già registra il tutto esaurito. La commedia scritta da Maurizio De Giovanni, alla sua prima opera teatrale, e diretta da Alessandro Gassmann resterà in scena fino al 10 novembre, con un’ulteriore replica domenica 12 novembre alle 21.00.
Lo spettacolo è ambientato in una stanza, che simula una biblioteca, con degli scaffali pieni di libri, catalogati secondo una logica del proprietario di casa, o meglio il protagonista Valerio Primic (Massimiliano Gallo), uno scrittore di successo, il quale grazie alla sua fama acquisita con le sue opere – vincitore tra l’altro di tre Premi Strega – non ha mai fatto mancare nulla alla sua famiglia composta dai suoi due figli Massimiliano (Jacopo Sorbini) e Adele (Paola Senatore) e dalla moglie Rose (Stefania Rocca). Nonostante tutto, nell’ultimo periodo sembrerebbe che a causa di “un blocco dello scrittore”, Valerio non sia in grado di pubblicare nessun libro da anni. I silenzi e l’assenza di Valerio, sempre rinchiuso nel suo studio, sono un peso insopportabile per la sua famiglia, che cerca con tutte le sue forze di reagire per combattere e uscire fuori dal baratro. A scuotere un po’ la sua ragione, la sua fedele cameriera Bettina (Monica Nappo), che tra una pulizia e il suo vizio di origliare tutto ciò che succede in casa, cerca sua malgrado di mostrare la verità al suo padrone e di fargli capire che il vero problema che ha stravolto la sua famiglia è il silenzio. “Esistono i silenzi piccoli e quelli grandi. Il silenzio racchiude in sé tante parole, ma non sempre comprensibili da tutti”. Il silenzio che incombe sulla famiglia Primic è grande. Ed è proprio prendendo spunto dal titolo della commedia, che lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni – autore di numerosi libri di successo dalla serie del “Commissario Licciardi” fino ai “Bastardi di Pizzofalcone” – ha voluto creare per la sua prima opera teatrale, dalla durata di due ore, un mistery dramma, con dei risvolti comici, in cui al centro troviamo la complessità dei rapporti familiari, interpretati in una chiave attuale, ma non scontata.
«Dal primo momento che ho parlato con Maurizio De Giovanni – racconta Alessandro Gassmann – ho subito avuto la sensazione, che nelle sue mani, un tema importante come quello dei rapporti familiari, del tempo che scorre, del luogo dove le nostre vite scorrono e mutano negli anni, ovvero la casa, avrebbe avuto un’evoluzione emozionante e sorprendente. Questa storia ha al suo interno grandissime soprese, misteri che solo un grande scrittore di gialli come De Giovanni avrebbe saputo maneggiare con questa abilità e che la rendono un davvero un piccolo classico contemporaneo».
Per la buona riuscita di uno spettacolo, oltre ad una buona storia ed un’attenta e originale regia, bisogna fare la scelta giusta anche per quanto concerne il cast. Un plauso va a Stefania Rocca, Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini e in particolar modo a Massimiliano Gallo, il quale con la sua interpretazione ha dato maggior risalto al personaggio e alla storia nata dalla penna di De Giovanni.
Allo spettacolo hanno collaborato Emanuele Maria Basso (assistente alla regia), Gianluca Amodio
(scene), o Mariano Tufano (costumi), Marco Palmieri (light designer), Paolo Cillerai (suono), Marco Schiavono (elaborazioni video), Pivio & Aldo De Scalzi (musiche originali).