Domenica scorsa, Boscotrecase, la cittadina alle falde del Vesuvio, è stata affollata da decine di zampognari, per la grande festa del Secondo Raduno dello Zampognaro “All’altare di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”. Manifestazione ideata e organizzata da Antonio Giordano, amante e cultore della zampogna, con il patrocinio dei comuni di Boscotrecase, Trecase, Torre Annunziata e Terzigno.
Arrivati non solo dalla Campania, ma da tutto il centro sud, gli zampognari hanno sfilato, nella mattinata, per le strade del centro storico fino alla chiesa Ave Gratia Plena e dopo la santa messa c’è stata la benedizione dei suonatori e dei loro strumenti musicali tradizionali e ognuno ha reso omaggio all’Altare di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che si trova in fondo alla navata della chiesa, allietando i presenti con un loro brano musicato.
Nel pomeriggio si sono riuniti nel Piazzale del Municipio per “Suoni in libertà”, particolarissime alcune coppie, due coniugi o due fratelli, o la particolare coppia con Settimio Rapposelli uno zampognaro arrivato da Chieti, con cioce e mantello nero, che suonava una delle zampogne più grandi esistenti al mondo, solo due esemplari, lunga 1,85 metri e pesa otto chili.
Facile cadere sotto l’incantevole suono di questi strumenti caratteristici del folklore, zampogna e ciaramella, che da sempre affascinano e rappresentano il simbolo musicale e magico del Natale e non solo. Un’eredità del nostro distintivo patrimonio artistico e culturale che, la Pro loco di Boscotrecase, non vuole disperdere assolutamente ma che si preservi e continui con la sua musica evocativa che, immancabilmente, ricorda il nostro passato di quando gli zampognari dai loro paesi arrivavano nelle nostre case per portare la lieta novella.