Si è tenuta presso la prestigiosa Fondazione Real Monte Manso di Scala, in Via Nilo (Napoli), la presentazione del libro, Il Grand Food. L’Arte Mangiata. Percorsi di Gastronomia Artistica in Campania (Homo Scrivens, Collana Arti), scritto da Elisabetta Donadono.
Un volume che ci fa avvicinare ad un modo insolito di riconoscere ed ammirare l’arte: la cucina. Una fusione che rivela il carattere sinergico e di riconferma delle meraviglie campane. A moderare l’incontro insieme alla scrittrice, il giornalista Giuseppe Crimaldi, la partecipazione straordinaria di Luciano Garella– Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per Comune e Provincia di Napoli, Alessandro Ippoliti, docente dell’Università degli Studi di Ferrara, Aldo Putignano, direttore di Homo Sapiens, Augusto Cattaneo – Governatore Decano del Real Monte Manso di Scala. Un libro sorprendente e non banale.
Il Grand Food ci fa scoprire attraverso un viaggio bislacco, il sapore della cultura contenuta nell’arte culinaria, un modo colorato di “assaporare” la divulgazione del sapere. Una passeggiata in quaranta luoghi di Napoli, che parte da Capodimonte fino a Palazzo Donn’Anna, uno scenario quest’ultimo, che forse più di tutti, ha suscitato l’ispirazione geniale di Elisabetta Donadono. Un percorso che invita a perdersi per poi ritrovarsi. In ciascun luogo una pietanza che con ingredienti semplici, ci regala contenuti pregnanti, dove ad ogni ricetta viene evocata un’immagine di qualità artistica. Un libro che offre molteplici spunti e che ci espone ad una forma rinnovata di trovare la bellezza, “Il cibo non è solamente l’atto di riempire un piatto – dice l’autrice – quando ci prepariamo ad apparecchiare la tavola noi ci approcciamo anche ad una costruzione architettonica. Del resto Napoli è un luogo dove ogni forma d’arte parte dalle mani, dal riconoscimento delle pietre, delle sculture architettoniche, fino al cibo”. L’arte mangiata, descritta dal Grand Food, sottintende la spinta a denudare l’arte, riconoscendola nell’assaggio e non unicamente nell’osservazione.