Si è finalmente conclusa la 68esima edizione del Festival di Sanremo, peccato però che abbia un retrogusto amaro. A vincere infatti è stato il duo Meta – Moro e questo primo posto crea un significativo precedente per le prossime edizioni. Tantissime le polemiche dei giorni scorsi sulla loro “Non mi avete fatto niente”, brano che per un terzo era già edito, rischiavano la squalifica ma poi grazie a cavilli del regolamento e all’arte della retorica eccoli primi.
Adesso le chiacchiere stanno a zero, ma viene da dire che questo sia stato il Festival degli Abbaglioni e degli Sbaglioni dove non hanno, per l’appunto, fatto niente per tutelare canzoni più belle e, soprattutto, originali.
Premio di consolazione per Ron e anche per Ornella Vanoni, inutile però non ammettere che sera dopo sera entrambi ci hanno regalato, nonostante l’età, nuove emozioni e lezioni di stile.
Gli Elio e le storie tese sono riusciti nell’impresa di arrivare ultimi, anche se risulta evidente che a questo festival c’era canzoni peggiori della loro.
Tirando le somme di questo festival e di un’ultima serata che a livello di conduzione e interventi musicali e teatrali ha messo tutti d’accordo, possiamo dire che Claudio ha realmente riportato la musica al centro, anche se l’80% di quest’ultima era la sua, ma questi sono dettagli.
Nell’epoca dei talent però, dove il pubblico è abituato ad ascoltare canzoni/cover dalla durata di un minuto e mezzo, resistere a 30 canzoni sui 4 minuti in media è stata una sfida, anche se i classiconi di Baglioni sono sempre scivolati via come l’olio.
Ciliegine sulla torta di questa finale sono state due interpreti che han fatto e continuano a fare la storia della musica italiana: Fiorella Mannoia e Laura Pausini.
Se c’è una cosa che colpisce di questa quinta serata sono i continui passi indietro di Claudio davanti alle performance degli altri artisti. Baglioni ama duettare con tutti e ha palesemente adorato festeggiare i suoi 50 anni di carriera proponendo dieci suoi brani ogni sera. Allo stesso tempo però, Claudio ha saputo spalleggiare tutti, seppur in maniera goffa: oltre ai suoi brani possiamo dire che Baglioni ha riportato al Festival rispetto e compostezza.
Dopo il meraviglioso monologo di Favino ad esempio, Claudio aspetta silente che il pubblico finisca di applaudire la vera star dell’edizione 2018 e questo non è affatto scontato.
Infine, c’è da ammettere che quest’anno Sanremo ha presentato parecchi brani degni di nota, o comunque di radio. Oltre Ron e Vanoni, ricorderemo sicuramente Diodato, The Kolors, Max Gazzé, Avitabile e Servillo, Luca Barbarossa, Annalisa e Lo Stato Sociale.
Grazie Claudio, peccato solo per lo sbaglio finale.
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