Il duo festeggia i 50 anni di carriera con un nuovo album dal titolo Future memorabilia
Guido e Maurizio De Angelis, in arte gli Oliver Onions festeggiano i loro 50 anni di carriera con un album dal titolo Future memorabilia. Per amore della verità il loro primo singolo pubblicato dalla CBS Un vecchio macinino/La goccia d’acqua risale al 1963 ma è nel 1971 che realizzano le prime tre colonne sonore che li porteranno al grande successo di pubblico e di critica: Continuavano a chiamarlo Trinità, Per grazia ricevuta e Trastevere.
Per il cinema realizzano le musiche di numerosi film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill tra cui Flying Through the Air per Altrimenti ci arrabbiamo, Angels and beans per Anche gli angeli mangiano fagioli. Per la televisione, tra le tante colonne sonore delle serie televisive, realizzano quelle per: Il marsigliese, Sandokan, Orzowei, Spazio 1999.
Future Memorabilia, in uscita venerdì 29 ottobre per la BGM è composto da 10 brani e vanta tanti featuring speciali, dall’omaggio a Bud Spencer a Claudio Baglioni, da Elio e Le storie Tese a Maurizio Paradiso. Ecco la tracklist: Dune Buggy (from The Future), Bulldozer#63, Orzowei (feat. Tommaso Paradiso),Sandokan (feat. Claudio Baglioni), Flying Through the Air, Banana Joe (feat. Bud Spencer),Santamaria memorabilia (feat. Roland Kaiser), La la la la lalla Coro dei pompieri (feat. Elio e le Storie Tese) Sheriff (feat. David Hasselhoff), We belive in love (feat. Elhaida Dani).
L’album, arrangiato con la collaborazione di Ricky Quagliato, è stato presentato a settembre allo Spencer Hill Festival di Berlino. L’album è proposto in due preziosi formati da collezione: l’esclusivo e coloratissimo vinile pop-up, in edizione limitata e numerata e il CD nella versione Deluxe Green Box, realizzata interamente con materiali ecosostenibili plastic free , che contiene lo straordinario booklet e 5 stickers raffiguranti i brani più amati.
Noi di Mydreams abbiamo seguito in streaming la conferenza stampa di presentazione.
«Quando ci definiscono una pietra miliare della storia musicale italiana, a noi sembra un enorme complimento. In 50 anni e passa di carriera abbiamo fatto gli arrangiatori, i session man, i compositori, gli esecutori e i produttori ! Siamo arrivati al pubblico attraverso film, sceneggiati televisivi, radio e cartoni animati. Abbiamo viaggiato tra le classifiche internazionali con Santamaria, Orzowei, Christine. Ed ora abbiamo trovato tanti amici che hanno collaborato a questo nuovo progetto. Nel 2016 abbiamo tenuto un concerto a Budapest in memoria di Bud Spencer e siamo rimasti colpiti dall’affetto del pubblico per questo artista , nostro amico di vecchia data. Ed è allora che si è fatta strada l’idea di ripresentare i nostri brani più famosi in una veste più aderente ai nostri giorni. Subito siamo andati alla ricerca di artisti italiani o stranieri che potessero aiutarci in questo nostro ambizioso progetto. Siamo contentissimi del risultato finale ottenuto per qualità del disco e per il nuovo fascino di timbri e colori.
Il primo artista che abbiamo coinvolto è stato Baglioni. Forse non tutti sanno che noi abbiamo arrangiato Una favola blu e che Baglioni ha inciso, qualche anno fa, una sua versione di Sandokan. È stato da subito entusiasta come anche Tommaso Paradiso che ci ha confidato di essere un nostro fan da sempre . Conosceva il brano Orzowei e glielo abbiamo affidato. È venuto fuori un nuovo arrangiamento davvero bello e particolare. Elio e Le Storie Tese hanno fatto un lavoro egregio per Il coro dei pompieri, mettendoci tanto impegno e amore. David Hasselhoff è un cantante ed un attore famosissimo in Germania. Pensate che nel 1989 lui ed il suo gruppo cantavano durante la caduta del muro di Berlino. Speriamo vivamente di averlo con noi ad uno dei nostri concerti che si terranno il 7 aprile a Milano al Teatro Arcimboldi e l’11 aprile a Roma al Teatro Brancaccio. E che dire poi di Elhaida Dani, una grande Esmeralda in Notre Dame de Paris, che canta We belive in Love? Meravigliosa. Ci sentiamo veramente un duo che unisce più generazioni. Ai nostri concerti vengono persone di tutte le età e le reazioni del pubblico sono davvero sorprendenti e commoventi. Siamo davvero felici di essere amati da diverse generazioni. Spesso accade, durante i nostri concerti che alcuni bambini salgono sul palco per ballare. Questo ci rende veramente grati al nostro pubblico e ci dà l’energia per continuare».
È poi la volta delle domande da parte dei giornalisti accreditati.
Nell’album ci sono brani o artisti che avreste voluto inserire?
Maurizio: «Si, ovviamente in aggiunta, non in sostituzione. Ci siamo dati un limite numerico di 10 certamente non perché i brani scarseggiassero ma perché abbiamo scelto quelli più rappresentativi della nostra estesa produzione. Speriamo in un prossimo disco».
Come si fa a costruire un grande successo, quali sono gli ingredienti?
Maurizio: «Abbiamo rispettato una sola regola: fare quello che ci piaceva. Se il brano piaceva a noi, c’erano buone probabilità che piacesse anche al pubblico».
Guido: «Non ci aspettavamo tanto successo e soprattutto non ci aspettavamo un successo stabile e duraturo nel tempo».
Sapevate già che qualche brano avrebbe avuto un successo internazionale?
Guido: «Certo che no. Le nostre canzoni sono nate quasi per caso. Ci buttavamo e ci divertivamo tanto».
Maurizio: «Abbiamo sempre però rispettato i tempi di consegna e se un brano ci piaceva potevamo essere quasi ceri che sarebbe piaciuto anche ai nostri produttori dell’epoca».
Come riuscite ad andare d’accordo tra fratelli anche dopo tanti anni?
Guido: «Abbiamo litigato sempre….(N.d.r. Sorride)».
Come nascono le vostre colonne sonore? Seguite i dettami del regista?
Maurizio: «Obbligatoriamente. Il regista indica le scene che vanno valorizzate dalla musica. Il regista ed il produttore e non lo sceneggiatore ci suggeriscono i binari da seguire».
Tutti i registi sono stati soddisfatti del vostro lavoro?
Guido: «Avevamo talmente assimilato lo spirito del film che questo non ci è mai successo».
In Germania c’è un museo dedicato a Bud Spencer. Come mai in Italia no?
Maurizio: «Spesso in Italia i fan del cinema o della musica non godono della benevolenza degli addetti ai lavori, per così dire».
Guido: «A Berlino, è vero, c’è un museo dedicato a Bud Spencer e a Budapest una statua a grandezza naturale. Noi non vogliamo fare polemiche. Noi sappiamo che Bud è stato un grandissimo attore. Terence ci viene spesso a trovare quando facciamo i concerti e la cosa ci fa immenso piacere. L’amore del pubblico è quello che ci sostiene e noi sappiamo che la gente li ama».
Molti brani sono nati all’interno delle colonne sonore da film o sceneggiati e poi hanno avuto una vita propria. Come vi spiegate questo?
Maurizio: «I grandi successi cinematografici di questi film hanno reso possibile questo fenomeno».
Guido: «In Germania il singolo Santamaria rimase al primo posto per sei settimane consecutive. Una bella soddisfazione. Ricordo che con il paroliere Cesare De Natale lavorammo una notte intera anche per registrarlo. La mattina lo portammo ai discografici. Diventò subito Disco d’oro».
Potete raccontarci altri aneddoti legati a Bud Spencer e a Terence Hill?
Maurizio: «Bud è legato a musiche anche di sapore malinconico tipo quelle del personaggio Piedone, Terence a musiche ed atmosfere più country».
Guido: «A loro due ci legano ricordi bellissimi».
Ricordiamo le date dei due concerti degli OLIVER ONIONS:
7 aprile 2022 Milano Teatro degli Arcimboldi
11 aprile 2022 Roma Teatro Brancaccio