“Lo straniero” (Sagapò Music) è il nuovo singolo con cui Giovanni Nuti rende omaggio al cantautore Georges Moustaki, a pochi mesi dalla sua scomparsa, interpretando le versioni in 4 lingue del brano. Come fece Moustaki alla fine degli anni 60, il cantautore viareggino – noto per un lungo sodalizio artistico con Alda Merini – ha inciso, oltre alla versione italiana (con adattamento testo di Bruno Lauzi), anche il brano originale in francese (“Le métèque”) e le versioni spagnola (“El extranjero”) e tedesca (“Ich bin ein Fremder”).
Il nuovo singolo di Giovanni Nuti è stato prodotto da Paolo Recalcati per Sagapò Music con l’arrangiamento e la produzione artistica di Stefano Cisotto.
«Ho sempre amato questa canzone che fu uno straordinario successo internazionale nel 1969, ma che le nuove generazioni conoscono poco – racconta Giovanni Nuti – e mi ha sempre interessato la figura di Moustaki, personaggio cosmopolita, anarchico, elegante. Lui era un vero ‘meticcio’ (Le métèque, è il titolo originale della canzone), di famiglia greco-italiana, nato ad Alessandria d’Egitto, trapiantato in Francia, incarnava in sé l’incontro tra diversi popoli e culture. Moustaki raccontò che scrisse ‘Le métèque’ per rispondere in musica ad una signora che durante le loro conversazioni, ogni volta che il suo parere era differente dal suo, gli si rivolgeva dicendogli ‘tais toi, tu est un métèque’: ‘taci tu, che sei un meticcio’, ‘uno straniero’, ‘un immigrato’ diremmo noi oggi.
Moustaki scrisse una canzone d’amore ma, descrivendo questo romantico vagabondo, compose allo stesso tempo un inno all’essere straniero. E rivendicò per sé come grande ricchezza l’essere ‘métèque’ (meticcio, straniero, immigrato), perché ogni straniero è cittadino del mondo».