Classe 1990, Gianluca Di Gennaro, dal suo esordio a teatro a soli 11 anni nel musical “Quartieri Spagmoli”, non si è mai fermato, collezionando una serie di ruoli in fiction di successo, film e spettacoli teatrali. Serie televisive come La squadra,Il coraggio di Angela, O professore, Provaci ancora prof!, Ho sposato uno sbirro 2, Come un delfino, Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?, Il clan dei camorristi, L’oro di Scampia e film come Gramigna, Lo chiamavano Jeeg Robot, Zeta, Ed è subito sera, sono solo alcuni dei progetti cui l’attore napoletano, nipote d’arte (suo nonno era Nunzio Gallo) ha preso parte. Lo abbiamo intervistato al Social World Film Festival e abbiamo parlato dei nuovi impegni.
Televisione, cinema e teatro, un periodo d’oro per te. Sei contento?
«È un bel periodo, sono felice. Ho avuto anche un po’ di tempo per vivere mio figlio, la mia famiglia. Prossimamente sarò nel cast di “Rosy Abate 2”, che andrà in onda ad ottobre su canale 5. Le scene sono state girate tra Napoli e Roma, a differenza delle puntate della prima stagione girate a Palermo. Nelle nuove puntate Rosy torna a Napoli per salvare suo figlio, e con entrambi avrò un rapporto di odio e amore. Il mio personaggio è un mezzo cattivo e in lui ci sarà una sorta di pentimento nel finale. Ho partecipato anche a “Cobra non è”, un film girato due anni fa in Puglia diretto da Mauro Russo, regista noto per i videoclip musicali. Un film pulp, il primo lungometraggio di Russo, la cui storia si sviluppa in una notte e nel quale interpreto un rapper. E poi al film “Black Parthenope”, in uscita nel 2020, opera prima di Alessandro Giglio, girato in cinque settimane di riprese a Napoli, tra il Tunnel borbonico, gli acquedotti di epoca greco-romana e Napoli sotterranea. È stata un’esperienza difficile, che mi ha dato modo di conoscere cose che non sapevo. Tra i protagonisti c’è l’attrice francese Jenna Thiam, che ho conosciuto sul set di “Capri- Revolution” di Mario Martone. Dal 10 settembre sarò impegnato sul set di un nuovo film, in cui dovrò interpretare il capitano di una squadra di calcio e dovrò indossare, purtroppo, una maglia che non è quella del Napoli, ma di una squadra del nord. Le riprese saranno effettuate tra Torino e Milano».
Invece quali saranno i tuoi impegni teatrali?
«Sarò al teatro Augusteo con il musical “Cyrano de Bergerac”, con artisti campani tra i quali Cannavacciuolo, per la regia di Bruno Garofalo e in tournée teatrale con Gianfranco Gallo».
Hai partecipato anche ad una serie tv in Svezia…
«Sì, alla seconda stagione di “Vår tid är nu, (Our Time is Now)” una serie televisiva che è andata benissimo sia nei paesi scandinavi che in Spagna».
Arriverà anche in Italia?
«Non so se arriverà mai, forse su Netflix, ma per il momento nessuna notizia certa».
Quasi sempre interpreti il cattivo, ma a te piace? Quale personaggio vorresti essere?
«No, sto cercando di scappare il più possibile dal ruolo del cattivo. Ho sempre sostenuto che vorrei parlare della mia terra in modo positivo e non necessariamente attraverso la denuncia. Desidererei fare qualcosa di completamente diverso da quello che ho già fatto, vorrei mettermi alla prova, mettermi in gioco e provare delle emozioni nuove».