Nelle serate di venerdì 10 e sabato 11 gennaio 2014 sul palco dello Spazio Tertulliano di Milano dalle ore 21.00, si suona poesia, si saggia l’ombra del silenzio, si sussurra l’amore e si svela il disamore tra due corpi opposti che si attraggono, si spingono e si respingono, con lo spettacolo “Autoritratti Con Oggetti – quadri espositivi del disamore” di e con Gianluca De Rubertis, voce maschile del duo pop IL GENIO.
È un concerto intervallato da letture e dialoghi sull’amore e sul suo rovesciamento, che non è l’odio, ma il desiderio contrastante di eccedere rovinosamente oppure di smetterla di amare, sospendendo il corpo dell’amore e abbandonandolo nel dis-amore. Protagonisti dei sentimenti esposti sul palco – in bella o brutta mostra – sono l’uomo al pianoforte (Gianluca De Rubertis) e la donna (Angelica Schiatti), principale “oggetto” di indagine fenomenologica e poetica, in quanto punto focale dello sguardo maschile, angelo ammaliante come un demone, strega devota da premiare o punire, madonna fatale da pregare o abbandonare; infine come fiera gallina che incorpora molteplici gradazioni e degradazioni sentimentali. Il disamore come forma di sopravvivenza alle pene del cuore o come necessaria ancella complice dell’amore? Non vi è risposta, e forse nemmeno la domanda, ma solo la messa in forma, metrica, gesto, silenzio, luce, suono della poesia musicale di Gianluca De Rubertis.
«Dalle tredici tracce dell’album musicale “Autoritratti con oggetti” nasce questo spettacolo in musica, spettacolo della musica. L’amore, musicato, deriso, indifferito, aborrito, anelato, disatteso, sarà sciorinato attraverso il testo e la metrica, suono che da fonema si fa senso. Così tra la musica che si fa silenzio, il gesto che si fa inerzia, l’umore che diviene secca, l’amore ritrae il suo flutto incostante attraverso la fonica e la sintassi lucida del pianoforte. Ad ogni brano un rituale in cui le voci si sbraneranno, si burleranno del perbenistico ossequio che all’amore spetta per comune convenzione, torceranno le budella delle parole per mostrare come “amore” sia anch’esso una parola. La donna al centro di questo guazzo problematico ed irrisolvibile, come unico scopo e unica tortura, come fine della musica e inizio della vita, come il foglio bianco cui elargire i più bei motti, come animale ideale e profetico, come calzare necessario a qualsiasi cammino. Uno spettacolo da un disco, ma di un disco che, forse, conteneva in sé già un suo incedere a certa fonetica cara a chi odia con tutto il suo cuore il teatro di prosa.» (cit. G.D.R)
Regia, testi e musiche di Gianluca De Rubertis
Con Gianluca De Rubertis, voce e pianoforte; Angelica Schiatti, attrice
Musicisti: Silvio Pirovano, chitarra; Giovanni Pinizzotto, basso; Lino Gitto, batteria; Gianpiero Risico, sax.
Aperitivo a cura di NaBi – Natura Biologica (via Cadore, 41 – Milano)
Ringraziamento speciale al ristorante La Liberazione – pane, vino e parole (via Lomellina, 14 – Milano)