Nata a Buenos Aires in Argentina, ma cresciuta nella nostra meravigliosa capitale, Georgia Viero, si sente ufficialmente Italiana. Una vita trascorsa a Roma tra studio ed apparizioni televisive. La bionda latina, torna quest’anno alla co-conduzione, per il terzo anno consecutivo, del “Processo di Biscardi”, lo storico programma televisivo sul calcio condotto da Aldo Biscardi.
Laureata in Legge ed appassionata di teatro e arte, Georgia è cresciuta in Italia collezionando apparizioni Tv, mixando buona musica e dedicandosi a qualche progetto nel campo della moda.
Forte di numerose esperienze vissute nel campo della recitazione, della conduzione, della moda, della musica e della radio, Georgia Viero, la bella Latina di adozione Italiana, ha inoltre partecipato ad un reality “Appuntamento al buio” attraverso il quale ha anche trovato realmente l’amore.
In attesa di rivederla in compagnia di Aldo Biscardi, nella conduzione del Processo sul calcio, incontriamo Georgia e le chiediamo di svelarci qualche curiosità:
Sei giovane ma hai già collezionato tante esperienze tra tv, pubblicità, cinema e teatro..
« Eh, Nadia, grazie per il “giovane”. Fa sempre piacere! (sorride divertita e socievole!ndr). Diciamo che il cammino e’ ancora tortuoso e lunghissimo, ho piccole importanti esperienze un po’ in tutti i settori dello spettacolo (tranne quello del ballo in cui sono una frana! Aggiunge, ndr). Sono dei lavori che mi stanno allenando in attesa di un progetto più grande, che è quello che desidero per me.»
Come ti prepari quando devi fare un lavoro?
« Non ho una preparazione standard. Diciamo che quando devo presentare una serata, studio tutto e mi documento su tutti gli aspetti per poter eventualmente argomentare. Questo perchè leggo di rado la cartellina da presentatrice, non mi piace farlo e preferisco guardare sempre il pubblico. Importante e’ anche l’essere sul luogo alcune ore prima, proprio per sentirsi a proprio agio. Per quanto riguarda la recitazione, sia per il provino o per interpretare il ruolo, oltre a conoscere il copione come l’Avemaria è opportuno prepararsi con un coach.»
Sei nata a Buenos Aires ma non nascondi di sentirti Italiana.
«Il richiamo della terra natia e’ qualcosa di forte in ciascuno di noi, ma effettivamente ciò che prevale e’ il luogo in cui si è sempre vissuti, nel mio caso, Roma. Una città bellissima ed unica che sento come casa mia.»
Hai parlato più volte di tuo padre, che purtroppo è scomparso quando eri giovanissima.
«Mio padre era, ed è, qualcosa di veramente immenso. Io auguro a chiunque di avere un padre come il mio, che mi ha regalato un’infanzia magica e piena di affetto. Mi ha dato così tanto in vita che in fondo penso che tanti padri non riescono a farlo neanche in tre vite. Ho dei ricordi splendidi e non mi soffermo troppo a pensare “come sarebbe se…!”. Penso che alcuni dolori, se si ha la fortuna e saggezza di saperli archiviare adeguatamente, non si debbano andare a scartabellare ma si debbano lasciare lì, custoditi.»
Condurrai per il terzo anno il Processo di Biscardi. Come ti trovi con Aldo Biscardi?
«Per la terza volta sono al fianco del mito del calcio italiano! E’ il secondo anno di campionato che co-conduco il grande processo di Biscardi in campionato e dopo l’esperienza del Processo di Biscardi “mundial” ai mondiali di calcio 2014 è un grande onore ed un privilegio. Un interessante percorso di crescita personale con un maestro del giornalismo al quale sono anche personalmente affezionata.»
Per lavoro, conosci tanti calciatori ma non sei fidanzata con un re del pallone…
«Ne conosco qualcuno. In passato ho avuto un piccolo flirt con un attaccante argentino del passato ma non andò in porto. E’ stata una coincidenza. Ora sono felicemente fidanzata con un uomo normalissimo. Qualche tempo fa sono stata corteggiata da un noto calciatore ma non valse nulla dal momento che il mio compagno e’ la luce dei miei occhi e non si tocca. Ammetto che i calciatori, o meglio gli atleti in generale. abbiano un fascino particolare però da sempre e in generale tendo a non mischiare lavoro con piacere.»
Impegnata in tanti settori dello spettacolo, quale preferisci?
«La conduzione televisiva e live è il mio amore più grande, perché mi permette di rimanere me stessa, scherzare e veicolare dei messaggi alla mia maniera, con un mio stile! E, anche se è una bella responsabilità avere la gestione di un programma sulle proprie spalle, è una bella sfida, sempre stimolante.
La recitazione è al secondo posto. Trovo molto gratificante e divertente avere la possibilità di calarsi nei panni di qualcun altro per un po’. Purtroppo, però, è un settore più ostile, soprattutto qui in Italia. Per avere un ruolo, con la concorrenza che c’è e con tanti bravi attori, non è semplice!»
Un tuo sogno nel cassetto o un desiderio non realizzato?
«Presentare un programma tutto mio, di attualità o misteri irrisolti oppure lavorare ad un programma comico per il web. Adorerei poi collaborare con Stefano Corti, uno dei personaggi più esilaranti della tv! Mi piacerebbe anche collaborare con il sensitivo Craig Warwick di cui ho molta stima. E poi Claudio Lippi…un sogno da sempre!»
Hai studiato giurisprudenza ma conosci tante lingue. anche il cinese. come nasce la passione per le lingue?
«Sono molto portata per l’apprendimento delle lingue. E’, probabilmente, questo il motivo per il quale mi appassionano tanto, poca fatica e facilità nel memorizzare.Mia madre Monica è stata molto brava e saggia nel parlarmi in spagnolo con affetto, per farmi apprendere sin da subito El “castellano”. Per il Francese, sempre grazie a lei, sono riuscita a conoscerlo andando assieme in vacanza tutti gli anni in Francia. Inglese e Cinese li ho studiati per qualche anno, la lingua della regina al liceo, mentre il mandarino parallelamente all’università e per tre anni. Diciamo che ho una dimestichezza elementare ma riesco a comunicare in “han yu”!»