“Non scenderò mai, no, non scenderò mai. La vita è un viaggio e nello zaino ho messo i sogni e anche le ali”. Gente di Terra è il quarto lavoro discografico di Pier Mazzoleni, artista bergamasco, che accoglie ed esprime in questo lavoro, una molteplicità di sensazioni e sfaccettature in cui riconosciamo sonorità innovative, distaccate dallo stile jazzy che lo hanno contraddistinto in precedenza. Gente di Terra è un disco ricco di contaminazioni, che spaziano dallo swing alle note orchestrate, ritmi jazz insieme alle linee musicali rigorosamente acustiche. Undici sono gli inediti del lavoro discografico che Pier Mazzoleni porta in circuito dopo “L’isola canzoni d’autore”, “La tua vera identità”, “La tua strada”.
Gente di Terra rappresenta una sorta di specchio, in cui ognuno di noi può riconoscere il tempo che vive, un inno alla spiritualità e al distacco dalla superficie. Un giorno un uomo è la descrizione in musica dell’incontro tra terreno e spirituale. Il raggiungimento della spiritualità e la realizzazione della propria idealità e dei suoi sogni, che l’uomo riesce ad attirare a sé, grazie al potere dell’energia. Note vivaci per Dolce Maddalena. Un testo che pone al centro la storia di una donna in una continua ricerca interiore. Volo è un testo cardine di Gente di Terra, che ci regala un penetrante contenuto, una riflessione che Pier Mazzoleni ci invita a fare sul viaggio di vita. “Mentre ti incamminavi al monte, guardavi al sole la tua fonte. Tu uomo di terra e di mare, cerchi tanti occhi che non sanno guardare”. Anche in Uomo di legno accogliamo una riflessione di enorme intensità, che il cantautore ci trasferisce in chiave metaforica. Melodiosa acustica in Gente di Terra, il pezzo che dà il titolo all’intero album. Incontro strumentale che ci dona un ascolto sognante e romantico seppur a tratti malinconico. Un uomo innocente che prova a difendersi dalle accuse, dalle ingiuste condanne. Questo è il Terrorista Jo, un testo di concreta attualità. “La mia anima ribelle è una foglia mai caduta”, sonorità di ribellione e di enfasi si ascoltano in Una rosa che non c’era, un pezzo di grande trasporto. Libertà di pensiero e spiritualità si intrecciano in Sono Dio. Desiderio d’amore in Esmeralda. La dolcezza del flauto caratterizza l’intero corpus del brano. È l’anima di Gente di Terra, Cambiamento. Il riflesso della quotidianità di ognuno di noi. Le speranze, gli ideali, le delusioni, la voglia di andare avanti, di cambiare. Un brano che alterna al susseguirsi delle parole, il ritornello in portoghese che racchiude l’intero significato. Per chi è il pezzo di chiusura. Ancora un invito a cogliere nel viaggio, la metafora della vita. L’impulso al rinnovamento, all’abbandono degli inganni. Il riconoscimento e la direzione verso il mutamento.