L’apertura della stagione del teatro Delle Palme è affidata a Gennaro Cannavacciuolo con “Volare” lo spettacolo definito dalla critica “un autentico gioiello”, tutto dedicato a Domenico Modugno.
Nota interessante è che questo lavoro fu il primo in assoluto creato su Modugno, assieme a Modugno, nel lontano 1987; l’artista pugliese, infatti, ammirava molto l’allora giovanissimo Gennaro e gli concesse di mettere in scena un recital che ritraeva la sua vita artistica. Dopo una prima edizione, lo spettacolo rimase “nel cassetto” sino al 2010, quando fu riallestito più in grande, ma sempre in linea con la versione iniziale. Da allora, lo spettacolo ha girato l’Italia e non solo celebrando le sue 350° repliche.
Il recital di Gennaro Cannavacciuolo propone in una reinterpretazione personale le varie strade musicali percorse da Modugno. Nella prima parte, via con le canzoni dialettali e macchiettistiche, da “O ccafè” a “La donna riccia”, da “La cicoria” e “U pisci spada”, alla più famosa “Io mammeta e tu”; fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlia tratto dalla commedia musicale. “Tommaso D’Amalfi” di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che volle dare il suo contributo proprio a questo spettacolo.
Nella seconda parte da atmosfera brechtiana, largo alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno come “Vecchio frac”, “Tu si na cosa grande”, “Resta cu mme” e così via sino all’ormai inno nazionale “Nel blu dipinto di blu”, cantato e danzato alla maniera di Fred Astaire.
Uno spettacolo coinvolgente che propone un alternarsi sottile di momenti comici e di alcuni più melanconici, di aspetti gioiosi e di suggestive evocazioni poetiche.