Due sere, due live, due sold out al teatro Mav di Ercolano, testimonianza dell’ampia portata dei trentacinque anni di carriera di Franco Ricciardi tra destrezza musicale ed emotività sfrenata.
Sul palco quattro videowall rettangolari che nel corso della serata hanno trasmesso forme, immagini e parole dei testi delle sue canzoni. Il live si è aperto con una dedica ai suoi fan, So Sempe chille, tema dell’omonimo docufilm uscito nel 2019 che racconta il dietro le quinte di uno dei maggiori cantautori della scena indie autoctona, diventato una superstar con musica autentica e riconoscibile.
Pochi possono eguagliare Franco Ricciardi nella sua ricerca musicale, tra pop, elettronica R&B, etnica e rap, infatti, il live continua con la famosa canzone Prumesse (1994) che viene ripresa nel ventesimo suo album, Figli e figliastri (2014), e diventa Prumesse Mancate con lo straordinario e incalzante rap di Enzo Dong.
Capisce a me, tratta dalla colonna sonora di “Gomorra – la serie” e inclusa nel suo album Blu (2017), Na Storia, un vecchio brano del 1994 e Puortame a mare, una hit estiva 2021, brani che confermano la sua capacità di connettersi con il pubblico attraverso testi e carisma. Arriva, però, un’altra hit estiva di successo, Tu, il featuring di Franco Ricciardi con La Niña, vero nome Carola Moccia, cantante e performer della scena musicale partenopea.
Ancora una canzone dall’album Blu e da Gomorra, Ammore senza core, una poesia d’amore di grande spessore che i fan presenti hanno cantato fino a perdere la voce. Questa è la forza di Ricciardi come artista, la sua capacità di elevare una melodia con l’essenziale.
Con la solare Primmavera, ricorda ai più il divertentissimo video per la regia di Johnny Dama con la bellissima e bravissima attrice Loredana Simioli.
N’ata notte, ballad elettropop, Parlame, canzone che lo ha visto duettare con Maria Nazionale, o Si ce staje sono servite a ricordare la capacità di Franco Ricciardi di scrivere bellissime melodie su ritmi sparsi.
Ed ora piove, il brano ha una nuova veste, come tutte le altre sue canzoni delle origini che negli anni ha ammodernato in un accattivante sound e che rendono questo live un risultato importante. E proprio la successiva Madama blu, dal sound internazionale, offre la prova della sua crescita come artista su scala più ampia. Il livello di energia del concerto ha raggiunto il picco durante i brillanti cameo: A verità, cui vinse il David di Donatello 2014 come miglior canzone dal film “Song’e Napule” dei Manetti Bros e ‘A storia ‘e Maria che lo ha visto duettare con Ivan Granatino.
Uommene e Te sento con Lucariello, Malammore, ancora delle straordinarie canzoni prestate alla serie tv di successo mondiale Gomorra fino ad arrivare al ritmo tribal-pop di Cuore nero e 167 e al medley di vecchie canzoni Bambina mia dalla colonna sonore de L’Immortale, Ajere, A riva ‘e mare.
«La musica ti rende importante – racconta Franco Ricciardi. È bellissimo che una canzone sia tramandata negli anni da padre in figlio. Ai miei concerti vedo oggi ragazzi accompagnati da quei padri che da sempre sono venuti ai miei concerti. Trentacinque anni sono tanti e siamo diventati una sola famiglia. Quando cammino per strada vi conosco, ho piacere di farmi una foto con voi o di capire un problema, di dare un consiglio se lo si vuole, siete veramente la mia famiglia. Alle nuove generazioni dico sempre: Uagliù, come disse il buon Steve Jobs “Siate curiosi. Siate folli”, la curiosità porta ad essere grandi sempre, non fa invecchiare. Vi auguro di essere curiosi per tutta la vita».
Intona ‘O surdato nnamurato, una dedica personale e sentita a tutte le persone che soffrono e sono vittime di questa terrificante guerra in Ucraina.
«Manca una canzone», dice Ricciardi al suo step finale e inizia a cantare Treno, cui tutti lo seguono.
Sul palco oltre ai suoi fidati musicisti che hanno portato un dinamismo alle interpretazioni dal vivo dei brani elettronici, Franco Ricciardi è stato affiancato, in alcuni brani, dai ballerini dell’accademia Dito nell’Occhio composta esclusivamente da musicisti, attori, registi, scenografi e drammaturghi, ballerini e coreografi.