Tutto pronto per la decima edizione del Napoli Teatro Festival, diretta da Ruggero Cappuccio e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Luigi Grispello.
Si comincia in Piazza Plebiscito, lunedì 5 giugno (dalle ore 21.30) con Luce Del SuD, il concerto di Franco Battiato, con l’Electric Band e gli archi della Symphony Orchestra, diretti da Carlo Guaitoli, in una serata che accoglie gli interventi poetici di Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli, Imma Villa e le suggestioni visive dell’artista Antonio Biasiucci.
«Franco Battiato – sottolinea Ruggero Cappuccio – apre la decima edizione con Luce del Sud che è sintesi di una straordinaria cerimonia musicale, poetica e visiva. La potenza espressiva del maestro Battiato, racconta la radiosa bellezza della sua ricerca spirituale. I grandi classici della sua produzione, fino al misticismo degli ultimi lavori, danno vita ad un viaggio intorno alla natura dell’essere. La saggezza inesausta delle civiltà che hanno sposato le terre del Sud rifiorisce nella ricerca musicale dell’autore catanese, incrociando le parole di Auden, Giambattista Vico e Ingeborg Bachmann, attivate da Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli e Imma Villa. Testi vivi, scelti in un repertorio che racconta del Mediterraneo; interventi recitati che fanno da contraltare alle canzoni di Battiato. Il linguaggio visivo del concerto è segnato dalle immagini di Antonio Biasiucci, che del Sud e della luce ha fatto ragioni della sua Arte».
Il Festival, fino al 10 luglio, proporrà nei 36 giorni di programmazione 155 appuntamenti che si realizzeranno in 40 spazi della regione. 57 saranno gli spettacoli – tra prosa e danza – 43 i concerti, 10 i laboratori sulle Arti Sceniche, distribuiti in undici sezioni.
Dagli spettacoli Internazionali a quelli Italiani, attraversando Danza, Musica, Cinema, Letteratura, Formazione, Mostre, ed ancora la sezione SportOpera che racconta della passione dei grandi scrittori per il tema dell’agòne, i Progetti Speciali, fino alla sezione Osservatorio che darà spazio a compagnie di grande valore sostenendole nel processo produttivo.
Nel corso della kermesse tantissimi i debutti in prima assoluta a partire da quelli di Angelica Liddell (con “Genesi 6, 6-7”, terzo capitolo del suo lavoro sull’Infinito il 17 e 18 giugno al Teatro Politeama), di Dimitris Papaioannou (che presenta “The Great Tamer”, il 23 e 24 giugno a Napoli, dopo la prima mondiale del 24 maggio ad Atene, unica tappa italiana e tra le prime di una lunga tournée internazionale che prosegue poi a Barcellona, Madrid, Avignone, Seoul), di Jan Fabre ( con “Belgian Rules”, in anteprima assoluta l’1 e 2 luglio, poi a Vienna, Roma, Siviglia, Amsterdam, Anversa).
Undici sezioni di un Festival costruito sulle nuove creazioni di tantissimi autori, registi, attori, musicisti, da Roberto Andò, a Luca Barbareschi, Stefano Massini, Alessandro Preziosi, Fabrizio Gifuni, Luca Zingaretti, Alfonso Santagata, Antonio Capuano, Enzo Moscato, Cristina Comencini, Lina Prosa, Mimmo Borrelli, Roberto Herlitzka, Andrea Renzi, Enzo Avitabile, Peppe Servillo, i Solis String Quartet, l’Orchestra di Piazza Vittorio, Ambrogio Sparagna, l’Ensemble Berlin, Licia Maglietta, Luciano Saltarelli, Andrea De Rosa , Cristina Donadio, Giuseppe Sollazzo, Pino Carbone, Ascanio Celestini, Ennio Fantastichini, Iaia Forte, Antonella Stefanucci, Laura Curino, Simone Derai, Rosalba Di Girolamo, Gea Martire, Teresa Saponangelo, Fulvio Cauteruccio, Sara Bertelà, Massimo Luconi, Rocco Papaleo, Mario Gelardi, Renato Salvetti, Angela Pagano, Andrej Longo, Marcello Cotugno, Gennaro Cimmino, Marcello Colasurdo, Elena Bucci, solo per fare qualche esempio.
Particolarmente significativo lo spazio destinato alla sezione dedicata alla Formazione, che sintetizza uno dei nodi centrali dell’edizione 2017 del Napoli Teatro Festival Italia ovvero il rapporto tra i Maestri e i giovani talenti, l’incontro tra i linguaggi e le generazioni unite nella necessaria e vitale trasmissione dei saperi. Eimuntas Nekrosius, Peter Brook e Marie-Hélène Estienne, Tomi Janežič, saranno a Napoli per condividere la loro arte con giovani artisti della regione e, allo stesso modo, Bruno Leone, Maurizio Capone, Laura Curino, Elena Bucci, Enzo Marangelo, Andrea Renzi, Spiro Scimone e Francesco Sframeli avvieranno qui i loro laboratori con giovani allievi italiani e stranieri (saranno 190 in tutto) così da favorire “il vitale corto circuito tra saperi provenienti da mondi diversi”.
La sezione cinema si svolgerà in collaborazione con il Festivaletteratura di Mantova allineando film mai distribuiti in Italia dedicati alle figure dei grandi scrittori del mondo. La sezione Mostre proporrà “Costumi da Star”, l’esposizione di costumi per il cinema, il teatro e la lirica realizzata da grandi artisti italiani quali Piero Tosi, Maurizio Millenotti, Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli, ma anche “Epifanie 02” una mostra-installazione risultato della seconda edizione del “laboratorio irregolare” di Antonio Biasiucci.
Uno degli obiettivi principali del Festival 2017 è rappresentato dalla riunificazione delle arti in una visione interdisciplinare della comunicazione tra esseri umani. In questo senso è da leggere la collaborazione con l’artista Mimmo Paladino, che ha progettato il catalogo e i materiali promozionali, mirando a che essi stessi siano oggetti d’arte, oltre che elementi informativi.
Tra i progetti speciali del NTFI 2017 si segnalano le provocazioni di “Attori In Vetrina”, il “Glob(E) Al Shakespeare” che trasforma in teatro elisabettiano gli spazi del Teatro Bellini di Napoli per accogliere, tra tragedie e commedie, sei titoli di Shakespeare diretti da Andrea De Rosa, Giuseppe Miale Di Mauro, Gabriele Russo, Francesco Saponaro, Serena Sinigaglia, Emanuele Valenti, ed ancora, un “Anfiteatro Urbano Di Periferia” a San Giovanni a Teduccio per mettere in scena la commedia “Gli onesti della banda” liberamente tratta da testi di Mario Scarpetta ed Age e Scarpelli.
Il teatro Politeama, il teatro Bellini, il teatro di San Carlo, Villa Pignatelli e Palazzo Cellamare, oltre al Palazzo Reale ma anche alla periferia di San Giovanni a Teduccio (dove opera il collettivo del Nest), sono alcuni degli altri spazi prescelti per enucleare l’intero programma della decima edizione del Festival che informerà le altre principali città della Campania con specifiche produzioni tematiche: Salerno sarà associata al tema dell’acqua, Benevento a quello del fuoco, Caserta a quello dell’aria, Avellino a quello della terra.
Il Napoli Teatro Festival Italia si pone come organismo di crescita culturale e sociale. In tal senso favorirà la partecipazione del pubblico attraverso un’oculata politica di prezzi che propone un biglietto ad 8 euro, un ridotto a 5 per gli under 30 e la gratuità per alcune categorie sociali.