Francesco Mandelli a Napoli da Mooks Mondadori presenta “Mia figlia è un’astronave”. Capita di incontrare personaggi famosi che hanno raggiunto l’apice del successo e decidono di riscoprirsi, di cambiare pelle, o semplicemente di fermarsi e ragionare. Lo ha fatto Francesco Mandelli, attore, sceneggiatore, regista, doppiatore che di certo il successo lo ha conosciuto ed ha deciso di dedicarsi alla scrittura di un libro che è diventato “Mia figlia è un’astronave” edito da Dea. Il libro è stato presentato da Mooks Mondadori ed a me è toccato accompagnare il pubblico nel viaggio tra le pagine.
Cominciamo dalla fine, dai saluti che ci sono nel volume, ringrazi gli Oasis, e Van Basten perchè un calciatore che con questo libro non c’entra nulla?
Di lui ho apprezzato la forza dell’uomo che all’apice della carriera si ferma e diventa il mito che è per noi; un esempio, come la Monroe, come Maradona . sono riconoscente a lui per il suo essere diventato un esempio immortale.
La struttura del libro è perfetta per diventare una sceneggiatura, hai pensato a questa cosa mentre lo scrivevi?
No però mi rendo conto che ci sono dei momenti, soprattutto quelli in cui i protagonisti si fanno “aiutare” da personaggi di film famosi, che ben si prestano alla trasposizione cinematografica. O ancora di più la scena dell’incontro di Napo con gli amici accompagnati dalla cagnolina, ma non voglio svelare tanto.
I personaggi secondari di questo libro non sono forti o determinanti quasi a volere sottolineare l’importanza solo dei protagonisti..
Il mio è un viaggio che facciamo per cambiare, per diventare altro. un percorso nel qaule sei solo, non può accompagnarti nessuno. Devi maturare da solo e quindi nessuno è utile davvero.
Come definisci il tuo libro?
Un inno alla famiglia, ma non intesa nel senso dell’allegra famiglia senza problemi, quella non esiste, non può esistere, quella reale dove s’incontrano mille problemi.
L’uomo è egoista, la donna è diversa. Nel percorso di vita che si fa da quando si diventa genitori ci sono delle profonde differenze tra uomo e donna che tu hai sottolineato in un capitolo in cui parla la donna ed è un pezzo del libro molto riuscito in cui ti sei immedesimato nei panni delle donne, come ci sei riuscito?
Non mi crederai ma è stato semplice, mi è bastato osservare il quotidiano; noi uomini siamo egoisti, pensiamo di aver il peso de mondo sulle spalle e ci prepariamo lunghi discorsi immaginari da spiattellare in faccia alle nostre compagne che poi ci dicono una sola parole che ci fa rendere conto di quanto siamo coglioni e di come il nostro punto di vista è sballato, sbagliato.
Hai conosciuto il successo, quello vero, come lo hai gestito e quanto ti ha aiutato per pubblicare questo libro?
Il successo ha due facce ed io le ho capite entrambe e proprio nel momento migliore mi sono voluto fermare. Certo è utile, altrimenti forse non saremmo nemmeno qui a parlare di questo libro.
Come lo consideri questo libro?
Pensa che mentre sono qui a parlare con te mi astraggo, guardo il volume e penso “cazzo è proprio bello quello che ho scritto”. Mi emoziona, credo sia la cosa più bella che abbia mai fatto, lo considero un figlio.
I tuoi colleghi famosi come lo hanno accolto?
Ti dico che molti amici, come Alessandro Cattelan, mi danno dei feedback positivi, ma dimostrano di stare leggendo davvero il libro, non sono opinioni finte o di convenienza.
Dopo questa fatica letteraria a cosa stai lavorando?
Sto preparando un film come regista e poi sarò in teatro; come per il libro credo che la gente sarà spiazzata dal conoscere questo aspetto nuovo di me.
Sinossi libro: Napo è uno di quelli che, se può sbagliare qualcosa, la sbaglia. Ha quasi trent’anni e vive ancora come un adolescente, complici il lavoro di musicista e una storia d’amore finita decisamente male. Avrebbe bisogno del consiglio di un padre, ma il suo è un tipo davvero strano – un avvocato con la passione per l’edilizia – e tra loro è un continuo duello a chi combina il guaio peggiore. Poi, durante una festa, arriva il colpo di fulmine con una ragazza, Viola, che come per magia pare essere la grande occasione per diventare finalmente adulto. Se non fosse che è già fidanzata con un altro… Jacopo è tutto il contrario di Napo: preciso, maturo e affidabile, a volte persino troppo. Da quando è diventato papà della piccola Vittoria, ha scoperto non solo la gioia più assoluta ma anche una naturale predisposizione a fare il “mammo”, insospettabile persino per lui. Avere figli però non è solo rose e fiori: col passare del tempo, certi istinti giovanili tornano a farsi vivi, le notti insonni si accumulano, mentre fatalmente si complica il rapporto con la sua compagna… Viola. Senza abbandonare la naturale vena umoristica che colora tutte le espressioni del suo poliedrico talento, con questo romanzo Francesco Mandelli rivela il suo lato più tenero e profondo, raccontando con disarmante sincerità le paure degli uomini, eterni adolescenti e padri imperfetti.